Firme false M5S: “A Palermo copiate dalla lista per il referendum del 2011”

Firme false M5S: “A Palermo copiate dalla lista per il referendum del 2011”
L’affaire siciliano delle firme “rubate” rischia di dare un duro colpo alle credibilità del Movimento 5 stelle. Secondo alcuni testimoni, sentiti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’affaire siciliano delle firme “rubate” rischia di dare un duro colpo alle credibilità del Movimento 5 stelle. Secondo alcuni testimoni, sentiti nell’ambito dell’indagine aperta dalla Procura di Palermo, le loro firme, rilasciate ai banchetti dei 5 stelle per il referendum sull’acqua del 2011 sarebbero poi state clonate e riportate a sostegno delle liste per le elezioni comunali del 2012.


Tra gli indagati ci sono anche alcuni parlamentari nazionali e regionali. Beppe Grillo ha provato a correre ai ripari invitando tutti gli esponenti del Movimento raggiunti da un avviso di garanzia ad autosospendersi. Per ora lo hanno fatto in due, Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca, entrambi deputati regionali. La Rocca è la supertestimone che ha collaborato con i magistrati dando un’accelerazione all’indagine: «Io non voglio essere l’eroina, volevo solo mettere la parola fine ad una situazione che stava degenerando».

Ma altri guai spuntano all’orizzonte. Il nuovo capitolo di “Supernova”, il libro scritto da due ex collaboratori del Movimento, Marco Canestrari e Nicola Biondo, sostiene la tesi di un avvicinamento del M5s alla Russia di Putin riportando alcune parole che sarebbero state pronunciate da Alessandro Di Battista: «Che ne dite di farci dare una mano per la campagna sul referendum costituzionale dall’ambasciatore russo? Con tutto quello che stiamo facendo per loro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino