Firme false M5S: “A Palermo copiate dalla lista per il referendum del 2011”

Lunedì 21 Novembre 2016 di Margherita Ossoli
Firme false M5S: “A Palermo copiate dalla lista per il referendum del 2011”
L’affaire siciliano delle firme “rubate” rischia di dare un duro colpo alle credibilità del Movimento 5 stelle. Secondo alcuni testimoni, sentiti nell’ambito dell’indagine aperta dalla Procura di Palermo, le loro firme, rilasciate ai banchetti dei 5 stelle per il referendum sull’acqua del 2011 sarebbero poi state clonate e riportate a sostegno delle liste per le elezioni comunali del 2012.

Tra gli indagati ci sono anche alcuni parlamentari nazionali e regionali. Beppe Grillo ha provato a correre ai ripari invitando tutti gli esponenti del Movimento raggiunti da un avviso di garanzia ad autosospendersi. Per ora lo hanno fatto in due, Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca, entrambi deputati regionali. La Rocca è la supertestimone che ha collaborato con i magistrati dando un’accelerazione all’indagine: «Io non voglio essere l’eroina, volevo solo mettere la parola fine ad una situazione che stava degenerando».

Ma altri guai spuntano all’orizzonte. Il nuovo capitolo di “Supernova”, il libro scritto da due ex collaboratori del Movimento, Marco Canestrari e Nicola Biondo, sostiene la tesi di un avvicinamento del M5s alla Russia di Putin riportando alcune parole che sarebbero state pronunciate da Alessandro Di Battista: «Che ne dite di farci dare una mano per la campagna sul referendum costituzionale dall’ambasciatore russo? Con tutto quello che stiamo facendo per loro».
Ultimo aggiornamento: 13:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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