Eutanasia, Cappato: un'altra persona è già pronta a partire per la Svizzera

Davide Trentini
C'è un'altra persona pronta a partire la prossima settimana verso la Svizzera per accedere all'eutanasia. Lo ha detto Marco Cappato che ha accompagnato Mina...

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C'è un'altra persona pronta a partire la prossima settimana verso la Svizzera per accedere all'eutanasia. Lo ha detto Marco Cappato che ha accompagnato Mina Welby ad autodenunciarsi dai carabinieri di Massa (Massa Carrara) per aver portato Davide Trentini nel centro svizzero dove il 57enne toscano è morto ieri ed averlo assistito nella sua scelta.


Mina Welby e Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, hanno entrambi rilasciato dichiarazioni spontanee ai carabinieri di Massa sul loro ruolo nella morte di Davide Trentini. «Mi sono autodenunciata per sostituire Marco Cappato, dopo che Marco aveva accompagnato Fabo in Svizzera. Ma è stato Marco che ha fatto il bonifico al centro svizzero in cui è morto Davide Trentini». Lo ha detto Mina Welby che ha anche aggiunto di aver procurato una parte della documentazione necessaria al centro svizzero che ha accolto Trentini.

Cappato si sarebbe invece occupato di trovare il denaro che mancava per essere ammessi al centro svizzero. Secondo quanto detto dopo l'autodenuncia di oggi sarebbe stata la mamma dell'uomo a chiamare Cappato il 25 agosto: «Mancavano soldi, ma Davide aveva detto che non poteva più aspettare», ha spiegato Cappato. Così è stata avviata una raccolta fondi attraverso 'Sos Eutanasia'.

Ma non è tutto. «Un italiano al giorno muore in Svizzera con il suicidio assistito - afferma Cappato - e le istituzioni italiane conoscono a perfezione questi dati, perché le persone vengono registrate in Svizzera e i loro nomi comunicati alle autorità italiane. L'opinione pubblica lo scopre ora, perché noi lo facciamo alla luce del sole e ce ne prendiamo le responsabilità. Le autorità italiane però lo sanno da sempre, ma fingono di guardare dall'altra parte».


«Continueremo la nostra azione di aiuto», perché «in tre anni si sono messe in contatto con noi, in forma non anonima, quasi 300 persone, e ad alcune di queste abbiamo fornito un aiuto anche pratico, per l'ultimo viaggio in Svizzera», ha aggiunto Cappato, fornendo ai carabinieri nomi delle persone che l'associazione Soccorso Civile ha aiutato fino ad oggi. A Cappato è stato chiesto anche a che punto è l'indagine per la morte di Dj Fabo: «Dopo l'autodenuncia di Milano - risponde - sono stato indagato, sono stato interrogato e sono state sentite molte altre persone, come testimoni. Non ci sono stati altri sviluppi. Riguardo la morte di Trentini, invece, abbiamo reso dichiarazioni spontanee ai carabinieri e sarà la Procura a decidere cosa farne».
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Il Gazzettino