BASTIA UMBRA - Di fronte al rifiuto di dargli i soldi richiesti, un diciottenne di origine marocchina ma nato in Italia ha pensato bene di picchiare selvaggiamente la madre....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Senza però fare i conti con i carabinieri della compagnia di Assisi guidati dal maggiore Marco Vetrulli che lo hanno bloccato e tratto in arresto. Ora il diciottenne si trova recluso all’interno del carcere perugino di Capanne dove questa mattina si terrà l’udienza di convalida dell’arresto. L’uomo è difeso dall’avvocato Gianni Dionigi. Sul caso indaga il sostituto procuratore Laura Reale, mentre il giudice per le indagini preliminari è Valerio D’Andria.
Un fatto estremamente grave di violenza che si è manifestato, come spesso accade, all’interno delle mura domestiche. Le forme più frequenti attraverso cui si verifica questo tipo di violenza sono quelle relative all’aggressione fisica e verbale incontrollata nei confronti del genitore. In genere, il bersaglio è un unico genitore, quello più debole. Spesso, come in questo caso, è proprio la madre, che non sa come reagire e difendersi. Un’esplosione di violenza che richiama alla mente l’inferno vissuto recentemente da un’altra donna ad Assisi costretta a subire, in questo caso dal marito, continue vessazioni fisiche e psicologiche in presenza dei due figli minori. Fino a quando, dopo l’ennesimo pestaggio a base di calci e pugni in volto e accompagnato da minacce di morte, ha trovato il coraggio di denunciare tutto e chiamare le forze dell’ordine. Il cui intervento ha consentito di mettere in salvo la donna e di bloccare e ad arrestare l’uomo, accusato di resistenza a pubblico ufficiale dopo aver gettato benzina addosso agli agenti minacciandoli con un accendino.
All’uomo, senza lavoro e dedito all’abuso di alcolici, è stato imposto di abbandonare la casa familiare e gli è stato prescritto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie e dai figli, di mantenere una distanza di almeno cinquecento metri dalle persone offese e il divieto di comunicare con loro con qualsiasi mezzo. La donna, a seguito dell’ultimo grave episodio di violenza subito, ha riportato la frattura delle ossa nasali e ha deciso con i figli di scappare trovando rifugio presso l’abitazione di amici. Il tribunale per i minorenni di Perugia ha sospeso la potestà genitoriale dell’uomo nei confronti dei suoi due figli, affidandoli, insieme alla madre, ai servizi sociali di Assisi collocandoli successivamente in una struttura protetta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino