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«Voi non sapete chi sono io, vi ammazzo m... mi fate schifo». Sono solo alcune delle frasi pronunciate dal noto influencer, conosciuto ai più come “Er Brasile”, nei confronti di tre agenti di polizia che tentavano di identificarlo. Massimiliano Minnocci, 44 anni, che spopola sui social network tra i più giovani, ha preferito direttamente la messa alla prova a una nuova condanna.
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E adesso che l’istanza del suo avvocato, Alessandro Marcucci, è stata accolta, è in attesa del programma da seguire. L’accusa per la quale è finito di nuovo a processo è di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
LA VICENDA
L’episodio è avvenuto nell’agosto 2018, Minnocci si trovava in un bar di via dei Monti Tiburtini e, dopo aver consumato diverse bevande alcoliche, era uscito da locale senza pagare. Gli agenti, che si erano presentati per identificarlo, erano stati insultati e minacciati, sia quando erano intervenuti sia quando avevano deciso di portare al comando “Er Brasile”. Ad alta voce, per farsi sentire da tutti, gli aveva intimato: «A pezzi de m..., io non ve do un c..., ve ammazzo ve imparo a campà, ora me ne vado a fa ‘na birra e poi ne riparlamo». Poi le minacce sono continuate anche al comando: «Sto qua che c.. volete, questa è zona mia, scrivi sul tuo c... di computer e vedi chi so così capisci». E ancora: «Io so bandito e a voi ve schifo, ve ammazzo, merde me fate schifo, ve spacco, ve faccio sentì come ce se sente a svegliasse dopo na’ scarica de cazzotti dopo 20 giorni».
GLI ALTRI PROCESSI
Culturista, tatuatore, ultras della Roma e influencer, con oltre 260 mila follower su Instagram, Minnocci non ha mai nascosto le sue simpatie per l’estrema destra.
A PONZA
A luglio 2021 la storia si è ripetuta a Ponza, dove dopo aver infastidito i presenti e tentato di danneggiare alcune auto in sosta, sempre in stato di alterazione, ha minacciato i carabinieri e colpito con un pugno al volto uno dei militari intervenuti a seguito delle chiamate dei residenti. Ha poi tentato di scappare ma è stato fermato. Una volta immobilizzato e ammanettato gli è stato ritrovato addosso uno sfollagente telescopico.
Er Brasile è ancora in attesa di giudizio per le accuse di violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale che intanto gli sono costate un foglio di via obbligatorio con divieto di avvicinamento a Ponza per tre anni. Anche in questo caso non è mancato il commento sui social da parte del diretto interessato che, sul suo profilo Instagram, scriveva: «Mi limito soltanto a chiedere scusa al paese di Ponza e ai suoi abitanti. Devo dire una cosa molto sgradevole che mi è successa. Alla fine di tutto sono stato derubato in mezzo al caos di marsupio di Fendi, mascherina Louis Vuitton, occhiali RayBan e una discreta somma di denaro in contante. Le carte e i documenti le hanno rimesse nel marsupio Adidas».
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Il Gazzettino