Salvini: donazione sangue obbligatoria a scuola per studenti maggiorenni

La firma del protocollo d'intesa tra l'Associazione Donatorinati - Polizia di Stato e i Vigili del fuoco al Viminale
È probabilmente solo una provocazione, "un ossimoro" come l'ha definito lo stesso ministro degli Interni, ma la proposta formulata oggi dal vicepremier Matteo...

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È probabilmente solo una provocazione, "un ossimoro" come l'ha definito lo stesso ministro degli Interni, ma la proposta formulata oggi dal vicepremier Matteo Salvini di una "donazione obbligatoria" di sangue per gli studenti maggiorenni ha suscitato forte perplessità nel mondo dei donatori.


«Lavoreremo con il ministro dell'Istruzione ad un ossimoro: la donazione "volontaria obbligatoria" nelle scuole, perchè se li becchi a 18 anni poi te li tieni per i successivi 40 anni - ha detto il ministro dell'Interno in occasione della firma del protocollo d'intesa tra l'Associazione Donatorinati - Polizia di Stato ed i Vigili del Fuoco -. Io ho cominciato a donare il sangue grazie al mio papà, che per i 18 non mi ha regalato il motorino, ma mi ha portato all'Avis».

Salvini ha definito la donazione del sangue anche «una questione di sicurezza nazionale, perchè se non lo raccogli lo compri ed in altri Paesi non ci sono i controlli rigorosi presenti in Italia». Il ministro ha quindi ribadito l'intenzione «di far sì che milioni di ragazzi che potrebbero donare lo facciano. La paura dell'ago - ha aggiunto - fa ridere. Anche io ce l'ho». La proposta ha subito suscitato l'ironia del web, con la comparsa di hashtag come #governoTransilvania, e pur apprezzando le intenzioni anche i volontari e il Centro Nazionale Sangue, che sovrintende alla sicurezza degli emoderivati, hanno espresso perplessità per una proposta che andrebbe contro uno dei cardini del sistema sangue italiano, la volontarietà del dono.

«Sul tema desideriamo ricordare che da anni, grazie anche a un protocollo con il MIUR e alla disponibilità di tantissimi volontari, le Associazioni fanno opera di sensibilizzazione nelle scuole, già a partire dalle scuole primarie - hanno scritto Cns e Civis, il coordinamento dei donatori, in una nota -. Un rafforzamento della collaborazione con le Istituzioni e un rilanciato protagonismo delle Istituzioni stesse nel promuovere la donazione volontaria, anonima, responsabile e non remunerata di plasma e sangue trova tutto il nostro consenso e appoggio.


Lascia invece perplessi l'ipotesi dell'obbligatorietà, anche se probabilmente si è trattato solo di una »provocazione« durante la conferenza stampa, che condividiamo come obbligatorietà di corretta informazione e formazione ai giovani, a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, sulla donazione biologica». La necessità di rafforzare il parco donatori è spesso ribadita comunque dalle associazioni. Secondo gli ultimi dati disponibili il loro numero è in calo, anche se l?autosufficienza è garantita e non è considerata a rischio.
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Il Gazzettino