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Decide di non consumare il matrimonio per 12 anni e il marito chiede il divorzio ma deve pagare l'assegno. Sebbene in 12 anni di nozze il matrimonio non sia mai stato consumato per i giudici questo non è un motivo sufficiente per dispensare il marito dall’assegno post-divorzio.
La donna, che non ha mai dimostrato un trasporto particolare verso l'uomo nel corso di tutto il matrimonio, ha un redditto molto inferiore rispetto a quello del marito benestante.
La moglie ha ammesso di non aver mai avuto un particolare trasporto verso il marito motivo che l'ha spinta a non consumare mai il matrimonio. Il marito ha così provato a far cadere la colpa sulla consorte parlando di una convivenza diventata impossibile. La donna ha comunque chiesto, oltre a un elevato mantenimento, un indennizzo di 300 mila euro ma il giudice ha stabilito per un assegno mensile pari a 1.250 euro al mese senza un risarcimento danni ma solamente la costituzione di un pegno di beni mobili fino a 12.500 euro.
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