Mea culpa Di Maio su un eccesso di improvvisazione del Movimento, ma il leader pentastellato non demorde e dopo il flop Abruzzo rilancia. Nei due giorni dopo le elezioni...
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«Ogni volta che il MoVimento 5 Stelle ottiene alle elezioni locali un risultato inferiore a quello delle politiche - dice il vicepermier -, c'è chi non parla d'altro che della sua fine imminente. Basta vedere i dati. Alle elezioni comunali di giugno 2017 abbiamo preso di media il 7,8% e poi dopo meno di un mese il 33% alle politiche. Poi a giugno 2018 abbiamo preso in media il 12% alle comunali. Quindi si mettano l'anima in pace perché non è così». E ancora: «I nostri iscritti hanno votato il contratto di Governo e io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo. Questo Governo durerà 5 anni e ispirerà tanti altri governi europei», assicura il leader M5S sul Blog delle Stelle.
«Se non siamo riusciti a conquistare una regione con Giancarlo Cancelleri nonostante il 35%, con Andrea Greco nonostante il 38% e con Sara Marcozzi, persone che hanno dato l'anima nel territorio per anni e che hanno fatto l'impossibile, è chiaro che ci sono alcuni problemi di fondo.
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«Nelle prossime settimane presenterò agli iscritti del MoVimento delle proposte da sottoporre a consultazioni online. Dobbiamo affrontare il tema dell'organizzazione nazionale e locale, dobbiamo aprire ai mondi con cui sui territori non abbiamo mai parlato a partire dalle imprese, dobbiamo decidere se guardare alle liste civiche radicate sul territorio. Questo processo non si concluderà dall'oggi al domani. Richiederà mesi e richiederà impegno da parte di tutto il MoVimento per poi arrivare alla formulazione di proposte da votare su Rousseau».
«I nostri iscritti hanno votato il contratto di Governo e io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo. Questo Governo durerà 5 anni e ispirerà tanti altri governi europei».
«Sicuramente tutti quanto e per carità hanno il diritto di contestare questo governo però non strumentalizziamo le tragedie delle persone per attaccare questo governo», così poi il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio rispondendo durante il 'Question Time' al Pd. «Il decreto dignità - sottolinea non c'entra con la vicenda Pernigotti. È una situazione che stiamo affrontando tutto oggi e che non va strumentalizzata. È una situazione delicatissima, che non riguarda neanche il tema delle delocalizzazioni. Citate un'azienda che ha preso i soldi dallo Stato italiano dopo il decreto Dignità e che sta andando via dopo il dl dignità?» chiede Di Maio al Pd.
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Il Gazzettino