Cristian, ferito dal killer di Berlino: «Ecco perché non sono un eroe»

Cristian Movio
«Ho fatto solo il mio lavoro, non sono un eroe». Così al Corriere della Sera risponde Cristian Movio, l'agente ferito dal killer di Berlino, Anis Amri,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Ho fatto solo il mio lavoro, non sono un eroe». Così al Corriere della Sera risponde Cristian Movio, l'agente ferito dal killer di Berlino, Anis Amri, durante lo scontro a fuoco avvenuto a Sesto San Giovanni la notte del 23 dicembre dove con il collega Luca Scatà ha fermato il terrorista in fuga dalla Germania.




«Da ieri sto meglio, riesco a muovermi senza troppo dolore». Ha passato il Natale a casa ma non è uscito. «Siamo una famiglia normale, ci teniamo alla riservatezza - dice Movio - Non siamo abituati a tutta questa risonanza. A Sesto San Giovanni ho tanti amici, con molti colleghi ci frequentiamo anche fuori dal lavoro. Hanno promesso che mi verranno a trovare qui in Friuli». 

Non si sbilancia su quanto avvenuto quella notte. Non ne può ancora parlare ma ci tiene a sottolineare di essere felice dei messaggi di ringraziamento ricevuti su Facebook ma lui non si sente un eroe: «Ho fatto soltano in mio dovere». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino