Coronavirus, il ministro dell'Interno Lamorgese: «Troppo presto per riaprire il 3 aprile»

Coronavirus, il ministro dell'Interno Lamorgese: «Troppo presto per riaprire il 3 aprile»
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«Se andiamo a vedere i dati di ieri, mi viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto: la situazione generale mi preoccupa molto». Lo ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese a L'intervista di Maria Latellà su Sky Tg 24. «La situazione - ha aggiunto - è seguita a vista e quindi le decisioni verranno prese man mano che la situazione sarà più tranquilla come numeri di decessi e contagi». «Questo è il momento in cui l'Europa deve dare un segnale di unità e solidarietà, perché il coronavirus ha colpito tutta l'Europa e non solo. Questo è il momento di prendere delle decisioni anche da un punto di vista economico e finanziario - ha aggiunto - di far sentire l'unità di un'Europa che tante volte, anche su altri versanti, non è stata del tutto solidale. Oggi abbiamo un'opportunità da non perdere, che è quella di essere tutti uniti per un solo fine». 


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La solidarietà verso chi è in difficoltà «è una strada obbligata per lo Stato». Ma lo stesso Stato «ha come primo dovere quello di contrastare e perseguire qualsiasi comportamento illegale e che possa avere ricadute sulla sicurezza pubblica». Ad una domanda sulla possibilità di mettere presidi davanti a banche e supermercati. «Agiremo con fermezza - ha aggiunto - ma anche comprendendo il momento di difficoltà». E ancora: «Sono seriamente preoccupata della situazione generale che si sta man mano delineando, come Governo è stato fatto tanto perché abbiamo messo a disposizione 11 miliardi per la cassa integrazione e spero che queste risorse arrivino quanto prima perché sono un segnale importante». Infine sottolinea come «in questo periodo i reati sono diminuiti di circa il 64%».

 

In un videomessaggio sul sito del Viminale Lamorgese oggi ha reso noto che da oggi 'YouPol', la app della Polizia pensata per consentire ai più giovani di denunciare episodi di bullismo e droga, potrà essere utilizzata anche per denunciare alle forze di polizia eventuali violenze domestiche compiute dai partner o da altri membri della famiglia. Lamorgese ha ribadito l'invito a chiamare sempre le forze di polizia sottolineando che si tratta di un'iniziativa realizzata d'intesa con la ministra per le pari opportunità Elena Bonetti per «essere vicino ai più deboli e più fragili in questo momento di difficoltà».​ Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino