Dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa? «Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Si tratta di una situazione che ci permette di gestire l'emergenza con minore affanno e ovviamente questo perché sono stati posti in essere comportamenti che assolutamente devono permanere». Lo ha detto Angelo Borrellli capo della Protezione civile commentando la «situazione pianeggiante» nella quale il Paese si trova attualmente in termini di contagi da Covid-19.
Sulla circolare del Ministero degli Interni che è parsa autorizzare, salvo precisazione successiva, l'ora d'aria per i bambini Borrelli dice: «Bisogna andare avanti con il massimo rigore, anche la circolare esterna alla luce di quelli che sono stati i chiarimenti, di fatto non sposta i termini dei comportamenti, dobbiamo fare assolutamente attenzione per evitare di trovarci in una situazione nella quale ci sfugge nuovamente la catena dei contagi e ribadiamo che l'ora d'aria è una misura non ancora operativa e bisogna rispettare le regole di prudenza e stare in casa». Nell'ottica della ripresa, di una fase 2 in cui si ricomincerà a convivere con il virus, «su questo scenario stanno lavorando gli esperti, la parte tecnico-scientifica, ci diranno loro quali saranno le modalità operative di questa ripresa, sicuramente le mascherine servono ma serve soprattutto il distanziamento sociale, le mascherine sono ancora un problema anche se non per i sanitari con i carichi importanti dall'estero». La decisione sulla fase 2, ricorda ancora il capo della Protezione Civile «è riservata agli esperti, gli unici a dover dettare la linea», mentre sulla data del 16 maggio, data individuata come inizio della fase 2 ed eventuale e lento ritorno a una relativa normalità, dice: «Se le cose non cambiano può essere ma dipende dai dati, oggi siamo in una situazione stazionaria, dobbiamo vedere quando inizia a decrescere e come ritornare. Non vorrei dare date ma sicuramente il 16 maggio è un periodo di tempo lungo».
Sul «conflitto» riaperto con le regioni e le dichiarazioni di Fontana sull'autosufficienza della sanità lombarda e la mancanza di risorse dal governo centrale, Borrelli risponde: «Per quanto riguarda l'emergenza i presidenti delle Regioni sono stati nominati soggetti attuatori del capo dipartimento della Protezione Civile e il governo centrale ha garantito le risorse per l'acquisto dei dpi e degli altri dispositivi necessari per il superamento dell'emergenza.
Il Gazzettino