Conte: «Regionali non influiranno sul governo. Mattarella? Sì al bis. Mai più lockdown generalizzato»

Giuseppe Conte al Forum Ambrosetti a Cernobbio mette a riparo il governo da ogni eventuale flop alle regionali, ribadisce al mondo dell'impresa che il suo esecutivo ha la...

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Giuseppe Conte al Forum Ambrosetti a Cernobbio mette a riparo il governo da ogni eventuale flop alle regionali, ribadisce al mondo dell'impresa che il suo esecutivo ha la capacità per vincere la sfida della crescita dopo la pandemia. Quindi sostiene un eventuale secondo mandato di Sergio Mattarella al Quirinale e rilancia le ragioni dell'alleanza giallorossa, non solo a Roma ma anche nei territori .

 

Conte a Cernobbio

Conte: “Riprogettiamo il Paese con la prospettiva di un nuovo Umanesimo”
Conte: “Non chiediamo soldi all’Europa per abbassare le tasse”

 



Prima alla festa de «Il Fatto», poi al forum Ambrosetti, alla sua prima uscita pubblica dopo la pausa estiva, Giuseppe Conte lancia un messaggio di forza e di stabilità politica, sicuro che sotto la sua guida l'Italia riuscirà a approfittare dell'occasione storica offerta dall'intervento massiccio delle istituzioni europee.
 

A mezzogiorno, incalzato dalle domande di Antonio Padellaro e Peter Gomez, auspica che Mattarella segua le orme del suo predecessore, Giorgio Napolitano: «Se ci fossero le condizioni, anche dal suo punto vista, per accettare un secondo mandato lo vedrei benissimo». Quindi loda Draghi, considerato da molti durante l'estate, il suo ideale successore a Palazzo Chigi: «Lo avrei visto bene come presidente della Commissione Ue ma lui disse no. È un'eccellenza, non un rivale». E attacca i negazionisti che stanno manifestando a Roma, escludendo anche il progetto di un suo futuro partito. Quindi sgombera il campo da ogni ipotesi di crisi, dopo il 21, in caso di un trionfo dell'opposizione. «Abbiamo di fronte - osserva - una lotta impari, tra un centrodestra unito e una maggioranza in ordine sparso».

Ma qualsiasi sia l'esito del voto «non avrà incidenza sul governo». «Siamo di fronte a un contesto diverso: non possiamo abbandonare il lavoro sul Recovery Fund». Frasi in perfetta sintonia con quelle pronunciate da Luigi Di Maio, nel suo tour elettorale in Puglia: «La credibilità e la forza del Governo - sottolinea a Foggia il ministro degli Esteri - non passano per le elezioni regionali e comunali, che in Italia tra l'altro ci sono ogni 4 o 5 mesi, ma dalla capacità che avremo di spendere i soldi del Recovery Fund». Asse tra i due che si cementa anche sul fronte del referendum confermativo dei tagli ai parlamentari. Anche il premier è convinto delle ragioni del sì:

«Se si passa da 945 a 600 parlamentari non viene assolutamente pregiudicata la funzionalità del Parlamento. Anzi - assicura - chi sarà eletto con le nuove regole sentirà di più peso rappresentanza, disciplina e onore nelle loro funzioni». Conte e Di Maio sono sulla stessa linea anche in merito ad una ipotetica rielezione di Mattarella: «Nei momenti più bui ci ha sempre indicato la via da seguire», scrive su twitter il ministro. Il Presidente del Consiglio parla anche di legge elettorale. Auspica che la nuova riforma sia il frutto dell'intesa di maggioranza. Ma va anche oltre, ipotizzando che si torni all'indicazione degli eletti sulla scheda: «Successivamente se si arriva alle preferenze, non la vedo negativa. In passato abbiamo avuto scambi elettorali, clientelismo, ci sono state distorsioni, ma il principio delle preferenze mi piace».


A Cernobbio prima difende le misure stabilite dal governo durante la difficile Fase due, poi annuncia un vasto programma di riforme. Esclude ogni condono, ma assicura «una riforma fiscale organica a sostegno della economia». «Non chiediamo soldi europei per abbassare le tasse ma per realizzare un disegno coerente di ripresa del paese». Un progetto che riguarda il green new deal, la scuola e la Pubblica amministrazione, consapevole che «la sfida è vincere i nodi strutturali, non tornare come prima della crisi». 
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Il Gazzettino