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Quando esce il bando del concorso per l'ufficio del processo? Si tratta di una delle selezioni più attese. Prevede 4.200 dipendenti a tempo determinato per il Ministero della Giustizia, chiamati a ricoprire l’incarico di addetti all’ufficio per il processo. Una figura volta a ridurre il carico pendente nei tribunali. Ci sono novità in arrivo per quando riguarda i tempi e le modalità, vediamo l'ultima nota pubblicata sul sito ufficiale del ministero.
Quale attività svolgono
Gli addetti per l'ufficio del processo sono figure che collaborano con i magistrati. Lo scopo? Ridurre il carico giudiziario. La funzione principale è di affiancare il giudice nella redazione degli atti e nell’assumere decisioni. Gli addetti all’ufficio del processo non svolgono attività amministrativa in senso stretto. Non si esclude, d’altra parte, che in alcuni tribunali siano stati preposti a tale funzione.
Quando esce il bando?
Il nuovo bando era già previsto per la fine del 2023, ma ancora non è stato pubblicato.
Come si svolge l'esame
Le modalità con cui si svolge l'esame non sono ancora note, ma possiamo vedere le precedenti. Si prevedeva un esame con questionario a risposta multipla, da compilare entro un’ora di tempo.
Il concorso verteva su alcune materie quali:
- diritto pubblico, che è comprensivo sia di diritto costituzionale sia di diritto amministrativo, con particolare riguardo alle norme sul pubblico impiego;
- ordinamento giudiziario;
- lingua inglese.
Presumibilmente, il nuovo concorso avrà ad oggetto anche quesiti di informatica. Dopo il primo bando, infatti, è diventato obbligatorio procedere anche ad accertare le competenze tecniche in questa materia.
Di seguito, si elencano le norme che il Ministero della Giustizia aveva indicato come oggetto di prova:
- Costituzione;
- CEDU artt. 6-7;
- Carta dei diritti fondamentali dell’unione europea Capo VI;
- L. 241 del 1990;
- D.Lgs. 165 del 2001;
- D.Lgs. 33 del 2013;
- Regio decreto 12 del 1941;
- L.195 del 1958;
- D.Lgs 240 del 2006;
- D.Lgs 116 del 2017;
- D.L. 179 del 2012;
- D.L. 69 del 2013;
- D.L. 90 del 2014 art. 50;
- D.Lgs. 28 del 2010.
I requisiti
Il precedente concorso era aperto ai soggetti con:
laurea in Scienze dei servizi giuridici (L-14);
diploma di laurea di vecchio ordinamento in Giurisprudenza;
laurea specialistica in Giurisprudenza (LS 22) o Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (LS 102);
laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG/01);
laurea magistrale in economia (LM 77).
Lo stipendio
Quanto guadagna un addetto all’ufficio per il processo? Lo stipendio è di 1.800 euro netti mensili il primo anno, circa 1.700 euro netti mensili il secondo anno. Nello specifico, i vincitori andranno a ricoprire la posizione:
- Area III;
- posizione economica F1.
Il CCNL del pubblico impiego funzioni centrali prevede una retribuzione di circa 1.800€/mese netti, per il primo anno e di circa 1.700 €/mese netti, per il secondo anno, in quanto si aggiunge un’ulteriore imposta che non opera per il primo anno di lavoro.
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