Concordia, Genova si avvicina Domenica anche Renzi in porto

Concordia, Genova si avvicina Domenica anche Renzi in porto
La Concordia in vista di Genova. Dopo la terza notte di viaggio mancano ormai solo poche miglia per arrivare all'obiettivo. Il convoglio stamani si trovava a 18 miglia a...

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La Concordia in vista di Genova. Dopo la terza notte di viaggio mancano ormai solo poche miglia per arrivare all'obiettivo. Il convoglio stamani si trovava a 18 miglia a sudovest di Portofino e viaggia a una velocità di 1,7 nodi. Nella notte nella zona di mare attraversata dalla Concordia c'è stato un violento temporale e ci sono stati forti venti di scirocco. L'arrivo davanti al porto di Genova è confermato per le prime ore della giornata di domenica.




La Concordia insomma è ad un passo dal traguardo. Forzando i tempi, forse si sarebbe potuto arrivare già nella giornata di oggi, anche perché le previsioni meteo danno un peggioramento in arrivo proprio sul mar Ligure. Ma è evidente a tutti che non è proprio il caso di prendersi dei rischi inutili proprio quando il viaggio volge al termine e dunque l'arrivo davanti a Genova è previsto tra l'una e le tre della notte tra sabato e domenica. Lì ci sarà l'incontro con gli otto piloti del porto che avranno il compito di portare la nave in banchina: un'operazione che durerà tra le 6 e le 8 ore e che inizierà alle prime luci dell'alba.



Ad attenderla non ci sarà il premier Matteo Renzi, che però arriverà nel pomeriggio. L'ha confermato il prefetto reggente della città, Paolo D'Attilio: «Il presidente del Consiglio sarà presente in banchina quando la Concordia avrà concluso le manovre di attracco». Il perché Renzi ci sarà, lo spiega il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi: «La Concordia era il simbolo nel mondo di ciò che non si

deve fare. Oggi, pur non dimenticando la tragedia e i morti, è l'immagine dell'Italia che si rialza».



Il viaggio della Concordia, tuttavia, resta sempre un ultimo viaggio prima della morte. Una sensazione che si comprende alla perfezione solo guardando la nave procedere lenta, in una giornata di mare piatto e vento assente: quando ci si avvicina a quel mostro, si sentono solo i motori al minimo dei rimorchiatori e quello dei tonni che saltano tutt'intorno al relitto. Il resto è solo silenzio; un silenzio senza vita.



È indubbio però che queste 140 miglia già percorse sono un'altra impresa di quel gruppo di italiani che l'ha immaginata e voluta. «Sta andando tutto meglio del previsto - conferma Alessandro Vettori, supervisore del progetto e rappresentante di Costa nel convoglio - I controlli effettuati non hanno evidenziato problemi e anche le verifiche ambientali stanno dando esito positivo».



Vettori è l'uomo che guarda la Concordia: il suo compito, a bordo del rimorchiatore Blizzard, è quello di guardare sempre la nave, per verificare che non vi siano problemi al traino. Lui e gli altri 140 uomini che formano il convoglio, non mollano mai. «C'è una grandissima serietà e professionalità, tutti siamo impegnati al massimo nelle attività che ci sono state assegnate. Solo quando arriveremo a Genova ci rilasseremo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino