Chiese, accessi limitati anche nelle cattedrali: 200 fedeli al massimo, medici e infermieri restano fuori

Chiese, accessi limitati anche nelle cattedrali: 200 fedeli al massimo, medici e infermieri restano fuori
Dalle chiese alle moschee non scatta dal 18 maggio la riapertura totale: per i luoghi di culto gli accessi sono limitati. Le acquasantiere saranno vuote, niente libretti per i...

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Dalle chiese alle moschee non scatta dal 18 maggio la riapertura totale: per i luoghi di culto gli accessi sono limitati. Le acquasantiere saranno vuote, niente libretti per i canti. Ok all’organista.


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Sacerdoti e fedeli,
mascherine
obbligatorie


Mascherine obbligatorie per tutti, sia per i fedeli che entrano in chiesa che per i sacerdoti ai quali è anche raccomandato di utilizzare i guanti di lattice, di tipo monouso, per dare la comunione. Si tratta di un momento liturgico a rischio contagio per via della vicinanza tra le persone. Il sacerdote ha il divieto di dare l’ostia consacrata in bocca. Dovrà invece depositarla nelle mani del credente, prestando la massima attenzione a evitare contatti con le persone.

Nelle cattedrali
massimo
200 persone


Il numero massimo di persone consentito per le messe - persino per una cattedrale enorme e capiente - è stato fissato dal Ministero dell’Interno a 200 persone, mentre se si celebra all’esterno, in uno spiazzo o sul sagrato, le persone potranno arrivare a 1000. Si tratta di limiti da non oltrepassare. Tutto è subordinato alla possibilità di distanziare i fedeli nelle panche, rispettando le distanze di sicurezza fissate a 1 metro.


Anche i medici
tra gli esclusi
dalla riapertura


Il Protocollo firmato tra governo e Cei vieta l’ingresso alle messe a coloro che sono stati in contatto con persone positive al Covid. Ad essere esclusi, quindi, sono tutti quei lavoratori che si trovano in prima linea, come medici e infermieri. A sollevare l’argomento con un appello pubblico è un medico di Varese, Laura Rizzi che ad un cappellano ospedaliero, don Felice Riva chiede il perché di «tanta ingiustizia. Pensare che possiamo andare al supermercato ma non a messa».

Niente raccolta
delle elemosine
tra i banchi


Le elemosine non si potranno più fare durante l’offertorio, quando passava qualcuno con un cestino. Il parroco per evitare contatti collocherà all’ingresso della chiesa un contenitore nel quale depositare una offerta. Le acquasantiere saranno vuote ma ci sarà un detergente per le mani. Inoltre non ci saranno più i libretti in dotazione per i canti e tanto meno il coro. E’ però previsto un organista.










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Il Gazzettino