Favori in cambio di voti alle elezioni regionali del 2015. Per questa ipotesi di reato la procura di Napoli nord indaga 29 persone, tra cui tre esponenti di Forza Italia: Armando...
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Oggi i carabinieri hanno notificato gli avvisi di conclusione indagini e il partito insorge gridando all'ennesimo caso di giustizia a orologeria. A scendere in campo in difesa dei Cesaro sono gli esponenti locali del partito, ma anche dirigenti nazionali come il capogruppo alla Camera Renato Brunetta: «Si avvicina l'appuntamento con il voto, con il centrodestra favorito e pronto al ritorno alla guida del Paese, e si ripetono fatti ai quali ormai siamo tristemente abituati. Sorprende, e non poco, questa assurda tempistica giudiziaria a poche settimane dal voto». Dello stesso avviso la vicepresidente dei senatori Paola Pelino: «Una nuova pagina di magistrocrazia. Un modo, neppure tanto larvato, di tentare di condizionare le scelte di una forza politica e di conseguenza il voto».
Pelino parla di scelte, e infatti il totocandidature indica come praticamente sicura la presenza di Cesaro senior in lista al Senato, mentre il giovane Armando - astro in ascesa, tra i pochi azzurri visti al fianco di Berlusconi nella recente kermesse di Ischia - tenterebbe l'elezione alla Camera. Un'accoppiata sulla quale piomba ora l'inchiesta della Procura di Napoli nord, costola di quella già in corso sugli investimenti nel comune di Marano che ha portato in carcere gli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli del deputato Luigi. Arrestati a maggio, i due Cesaro hanno dovuto incassare tre giorni fa la conferma della custodia cautelare da parte della Cassazione.
Armando Cesaro, recordman di preferenze alle regionali 2015 con oltre 20mila voti, si dice sereno e pubblica su Fb la notizia dell'inchiesta. «Oggi - scrive - ho ricevuto un avviso di garanzia per vicende relative alle elezioni regionali del 2015.
Il Gazzettino