Ciro era aggrappato alla carrozza con le porte chiuse, fermo sul predellino all’esterno. Il treno Regionale delle 21,22, che in sei minuti lo avrebbe dovuto portare a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le immagini dei video, che la polizia ha esaminato più volte con attenzione, forniscono un’altra agghiacciante verità: Ciro si è aggrappato al predellino di una delle due carrozze rimaste vuote, che erano con le luci spente. Nessuno, quindi, poteva vederlo dall’interno e dare l’allarme. Nelle altre cinque carrozze, il treno era invece affollato, due soltanto erano vuote e completamente al buio. Ad una era aggrappato Ciro. Ma oggi nell’inchiesta del pm Barbara Buonanno della Procura di Napoli nord, guidata da Francesco Greco, ci sarà un passaggio fondamentale. Verrà eseguita l’autopsia affidata al medico legale Massimo Esposito. Un’operazione da cui dovranno arrivare una serie di riscontri determinanti all’indagine. Si potrà conoscere l’ora approssimativa della morte e le sue cause dirette. Si potrà anche capire se Ciro, cadendo dal treno a non molta distanza dalla stazione di arrivo, sia morto subito o se invece, soccorso, poteva ancora essere salvato. Gli avvisi sull’autopsia, notificati ai genitori del ragazzo, contengono ancora l’ipotesi di reato iniziale iscritta all’apertura del fascicolo: omicidio.
Ma si tratta di atti preparati prima della visione completa dei video registrati dalle telecamere della Stazione centrale. La Procura di Napoli nord attende l’informativa conclusiva della Squadra mobile e i risultati dell’autopsia. Poi i magistrati decideranno se avviare un’indagine per omicidio colposo, nell’ipotesi di eventuali carenze nel sistema di sicurezza o nei controlli del personale ferroviario che doveva vigilare su quel treno. Sul tragitto, che collega Napoli a Caserta, la stazione di Casoria-Afragola è la prima. Non esistono fermate intermedie. Tre le tipologie di treni impiegati. Due sono più moderni e di più recente acquisto. Il terzo, invece, ha qualche anno in più ed ha il famoso predellino servito di appiglio a Ciro, per salire di corsa e tentare di arrivare, nonostante il ritardo, in orario a casa. La ricostruzione delle sequenze video, accompagnata dai segnali delle celle di aggancio del cellulare di Ciro, consentono una ricostruzione credibile in attesa dei risultati dell’autopsia.
In un’immagine si vede Ciro correre verso il treno, nel timore di perderlo. È in ritardo ma, prima di guardare il frame decisivo del video, gli inquirenti avevano le tracce del cellulare che si muoveva da Napoli verso Casoria. È questa la cella di aggancio ultima.
Il Gazzettino