NAPOLI - Duro colpo alla "nuova" camorra di Afragola. Quella che aveva firmato l’esordio con omicidi e una ventina di attentati dinamitardi. Dalle prime luci dell’alba...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Questo nuovo clan, formatosi nel Rione Salicelle ( al centro della faida dei carbonizzati, insieme al Parco Verde) si stava imponendo anche nei comuni di Casoria, Crispano e Cardito. Per gli inquirenti il nuovo gruppo farebbe riferimento al clan Moccia (anche se una sentenza del tribunale dell'ottobre scorso ha dichiarato che il clan si è estinto).
Tra le 17 persone fermate oggi figurano anche i fratelli Mariano, Aniello e Carlo Barbato e la loro madre, Patrizia Bizzarro. Secondo quanto accertato, era Mariano Barbato, 25 anni il capo di questo nuovo gruppo camorristico attivo tra Afragola, a Casoria, Caivano, Crispano e Cardito, nel Napoletano. Insieme ai fratelli Aniello e Carlo e alla madre Patrizia Bizzarro, donna di camorra che comandava e disponeva le attività del clan (tra cui estorsioni e spaccio), imponeva ai commercianti della zona un istituto di vigilanza chiedendo la disdetta di quello sotto contratto.
Se le loro richieste non venivano esaudite, scattavano le ritorsioni, anche attraverso atti intimidatori con l'uso di bombe carta fatte esplodere davanti ai negozi. Documentata anche una recente scissione interna al gruppo camorristico con l'omicidio di Mattia Iavarone, avvenuto il 25 aprile scorso, a Caivano.
Indagini sono in corso per verificare eventuali collegamenti con le vicende legate ai morti carbonizzati trovati nella zona in cui era attivo il clan tra i mesi di febbraio e marzo scorsi.
Il Gazzettino