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Vaccini e Ddl Zan s'incrociano nel tweet di Claudio Borghi, deputato leghista, che sul suo profilo ha scritto: «Terzo giornalista che chiama per sapere se sono vaccinato. Finora sono stato gentile, al prossimo parte il vaffanculo e la cancellazione dalla lista dei contatti. Perchè questi eroi la prossima volta che intervistano un LGBT non gli chiedono se è sieropositivo e se fa profilassi?». Immediate le reazioni sui social e non solo. Da Letta a Elio Vito (Fi) è arrivata immediata la condanna anche da parte di molti esponenti politici.
Borghi, le dure reazioni dei politici
«Claudio Borghi si deve scusare per le cose che ha scritto sui social. La Lega faccia pure ostruzionismo al ddl Zan, non lo approvi, ma ciò non toglie che basterebbe un minimo di buon senso per non dire certe scempiaggini», ha dichiarato in aula alla Camera il vice presidente del gruppo di Fi, Elio Vito, stigmatizzando quanto scritto dal deputato leghista sui social, nel criticare bruscamente i giornalisti che continuano a chiamarlo per sapere se si è vaccinato contro il Covid.
«Se Borghi si vaccina o non si vaccina - ha aggiunto Vito - poco importa ma eviti di fare dichiarazioni indegne che stanno generando una polemica altrettanto indegna.
Enrico Letta: «Negoziare con loro?»
«Coloro con i quali noi dovremmo negoziare e condividere norme contro la omotransfobia...». Lo scrive su Twitter Enrico Letta, rilanciando il tweet del senatore della Lega. Poco dopo, l'esponente della Lega ha pubblicato un altro tweet per spiegare: «PER GLI ANALFABETI FUNZIONALI si specifica che quanto scritto sopra significa considerare STUPIDA E SPREGEVOLE sia la domanda sulla profilassi che quella sulla vaccinazione. Perchè quella che GIUSTAMENTE sarebbe considerata domanda CRETINA in un caso è approvata nell'altro?», specifica poco dopo Borghi in un altro tweet.
M5S: «Lega prenda distanze»
«Nel 2021 c'è ancora chi, come il leghista Claudio Borghi, alimenta l'odioso pregiudizio che associa la sieropositività e l'Hiv alle persone lgbt, falso mito sfatato da anni. Le parole del deputato leghista, contenute in un suo tweet, riportano le lancette dell'orologio indietro nel tempo, quando lo stigma verso le persone di diverso orientamento sessuale era legato alla sieropositività. Ci auguriamo che la Lega prenda le distanze da parole così aberranti ancora più gravi perché scritte da un parlamentare della Repubblica». Lo dichiarano i parlamentari del M5s, componenti del Gruppo Pari Opportunità.
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Il Gazzettino