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«Ha martoriato il corpo del piccolo». E «a fronte della grande sofferenza del bambino, non lo ha nemmeno portato al pronto soccorso, minimizzando e nascondendo i fatti». Lo scrive il giudice del tribunale di Torino nelle motivazioni che hanno portato alla condanna a 10 anni di un uomo di 26 anni che si accaniva sul bambino di 6, figlio della compagna. Le intercettazioni ambientali catturate in ospedale dicono inoltre che la madre faceva costantemente pressione sul figlio affinché mentisse dicendo che era caduto e che papà era bravo.
Il giovane è stato ritenuto responsabile di tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia e lesioni.
Le percosse
Dopo l'ultima aggressione il bambino era stato salvato con un intervento d'urgenza all'ospedale Regina Margherita, nel gennaio del 2022. In 36 pagine, il giudice ha ricostruito le crudeltà subite dal bambino e dalla madre tra il 2021 e il 2022. «Ha martoriato il corpo del piccolo - si legge - e a fronte della grande sofferenza del bambino, non lo ha nemmeno portato al pronto soccorso, minimizzando e nascondendo i fatti».
«Il 14 gennaio dello scorso anno - scrive il gup - dopo essere rientrata dal lavoro, la donna ha trovato il figlio a letto, dolorante e incapace di alzarsi: il patrigno lo aveva preso a pugni nello stomaco perché aveva vomitato in auto. La donna ha chiamato l'ambulanza e il bambino è stato portato all'ospedale Regina Margherita di Torino. Solo l'improvvisa presa di coscienza della madre e soprattutto l'intervento chirurgico hanno evitato la morte - ha sottolineato il gup - Inizialmente però, terrorizzata dal compagno, anche la madre mente ai medici dicendo che è caduto dalle scale».
LE INTERCETTAZIONI
Le intercettazioni ambientali fanno emergere un quadro inquietante. Durante una videochiamata anche il patrigno manipola il ragazzino: «Sai perché se tu dici…. ti portano via e non vedrai mai più né mamma né nonna… ti portano in un posto lontano». E prometteva regali e gite, a patto di non parlare delle violenze: «Vengo e ti porto i giochi…. Ti prometto che non lo faccio mai più… appena esci vai al mare».
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