È arrivato in caserma con la pistola ancora addosso. I carabinieri l'hanno perquisito e hanno trovato la calibro 22: non avrebbe potuto detenerla o portarla appresso....
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Alghero, 19enne ucciso a colpi di arma a fuoco in un appartamento: ascoltato il padrone di casa
Stefano Leo, il giudice si scusa: «Killer libero perché non c'è personale»
Alle 3.30 Lukas Saba, difeso dall'avvocato Gabriele Satta, è stato arrestato e trasferito al carcere di Bancali. Al sostituto procuratore Mario Leo e agli investigatori ha detto che è stata una tragica fatalità: maneggiava l'arma ed è partito un colpo. Nella concitazione, tra vicini e tanti ragazzini accorsi in piazza, è stato impossibile stabilire chi ci fosse realmente in quella casa quando Alberto Melone è stato ucciso, perciò non sono ancora emersi i nomi degli altri presenti, né quanti fossero. Ieri notte altri due ragazzi sono stati ascoltati, ma per loro non c'è nessuna accusa. I carabinieri del comando provinciale di Sassari e della compagnia di Alghero lavorano per fare piena luce sulla vicenda. Saba è accusato di omicidio volontario: gli esami balistici degli esperti e l'autopsia del medico legale Francesco Serra, domani o lunedì, diranno se la versione dell'incidente regge.
Lunedì mattina l'udienza di convalida dell'arresto. Provati dalla tragedia, i genitori di Alberto Melone oggi hanno ricevuto la visita del sindaco Mario Bruno, che ha portato la vicinanza di tutta la città, e moltissimi amici e parenti. «Era un bravo ragazzo, se in passato aveva fatto qualche errore ora si era rimesso in riga», dicono Antonello Melone e Mariella Alivesi. «Mai ci saremmo aspettati una tragedia simile», aggiungono straziati dal dolore. «Oggi i ragazzi vivono una dimensione non del tutto alla portata dei genitori - dicono - vanno ascoltati, capiti e supportati, le famiglie non devono essere lasciate sole».
Il Gazzettino