Bacetti e toccatine durante il party in ufficio: commercialista condannato a 20 mesi

Bacetti e toccatine durante il party in ufficio: commercialista condannato a 20 mesi
Datori e colleghi di lavoro troppo spesso hanno le mani lunghe nei confronti delle donne con cui condividono l’attività professionale. In uno dei tanti, troppi, casi...

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Datori e colleghi di lavoro troppo spesso hanno le mani lunghe nei confronti delle donne con cui condividono l’attività professionale. In uno dei tanti, troppi, casi giudiziari approdati al tribunale di Lanciano è scattata l’ennesima condanna. Difatti il tribunale collegiale ha punito con un anno e 8 mesi di reclusione un commercialista frentano, accusato di violenza sessuale contro una sua dipendente. Accolta totalmente la richiesta avanzata dal pm Francesco Carusi. Per la procura l’uomo ha abusato della propria autorità di datore di lavoro costringendo la dipendente a subire atti sessuali.


E’ 11 novembre del 2012 quando in ufficio si festeggia una pratica di lavoro portata brillantemente a termine dalla dipendente. Si esulta con entusiasmo e parte un abbraccio casto e fraterno da parte del datore di lavoro, ma che si sarebbe inaspettatamente concluso con baci sulle guance e con le mani del professionista stampate sul seno della dipendente. Violenza sessuale secca è la grave imputazione con la quale la procura frentana ha poi mandato sotto processo l’uomo, difeso dall’avvocato Italo Colaneri del Foro di Chieti. Il tribunale, presidente Andrea Belli, giudici a latere Giovanni Nappi e Stefania Cantelmi, ha poi applicato le pene accessorie, tra cui l‘interdizione dai pubblici uffici di pari durata della pena, e stabilito un risarcimento in via equitativa di 10 mila euro. La vittima era patrocinata dall’avvocato Raffele Masciantonio. Reato di violenza ancora presunto, fino a condanna definitiva, tant’è che il difensore Colaneri ha chiesto l’assoluzione piena sostenendo l’infondatezza dell’accusa e anticipa il ricorso in Appello. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino