Auto blu, carcere per chi ne abusa: via libera all'emendamento del Pd

Auto blu, carcere per chi ne abusa: via libera all'emendamento del Pd
Fino a tre anni. Chi utilizzerà l’auto blu a fini personali rischierà un processo per peculato d’uso. Lo stabilisce una legge in discussione in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Fino a tre anni. Chi utilizzerà l’auto blu a fini personali rischierà un processo per peculato d’uso. Lo stabilisce una legge in discussione in Commissione affari costituzionali della Camera che approderà in Aula la settimana prossima. Ieri il governo ha dato parere favorevole ad un emendamento del Pd che disciplina in questa direzione l’impiego delle autovetture di servizio. Non sarà più possibile neanche il trasferimento dall’abitazione al luogo di lavoro.


La pena è una reclusione minima di sei mesi. Dalla legge arriva dunque una stretta sull’abuso delle auto blu. Non è escluso che il provvedimento possa essere inserito in uno dei decreti attuativi della pubblica amministrazione. Al momento il testo base sul quale da oggi si comincerà a votare in Commissione è quello del pentastellato Sorial. Ma la proposta presentata a luglio 2015 è stata profondamente cambiata.
 
Si proroga, per esempio, al 31 dicembre 2017 il divieto di nuove acquisizioni. Le auto in dismissione quindi non saranno sostituite. E si prevede una sorta di multa, fino a 10mila euro, per chi non rispetta i limiti d’acquisto e per quei dirigenti che non comunicano l’elenco delle dotazioni. La sanzione pecuniaria viene comminata direttamente dall’Autorità nazionale anticorruzione. Sarà dunque una legge ad hoc a mettere ordine alla giungla di atti amministrativi per capire chi ha diritto ad usare l’auto blu e a fissare dei paletti sull’utilizzo. Finora veniva escluso il reato di peculato d'uso «in caso di uso momentaneo di un'autovettura di servizio».

IL CENSIMENTO
L’ultimo censimento si è chiuso il 29 febbraio. Il parco auto delle pubbliche amministrazioni si è ridotto passando dalle 66.619 autovetture del 2014 alle 23.203 del 2015. Dati forniti nei giorni scorsi dal sottosegretario Rughetti. Le amministrazioni centrali hanno risposto alle richiesta dell’esecutivo di fornire ogni indicazione utile, meno puntuali sono state le regioni e le città metropolitane. Ma per M5S i tagli non sono ancora sufficienti.


«Occorre eliminare del tutto questo anacronistico e dispendioso status symbol», protestano i grillini proponendo «una vendita all’asta» delle auto «su piattaforma elettronica» destinando i proventi al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. I dem spengono le polemiche: «Con il dpcm del 2014 – spiega il Pd Lattuca, relatore del ddl – già si sono raggiunti notevoli risultati. Ora chi non rispetta le norme sull’utilizzo delle auto blu rischia un processo penale. Chi ne approfitta verrà punito severamente». 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino