Il modello Lombardia ed in particolare la gestione della sanità diventa un caso in Parlamento. Bagarre nell'aula di Montecitorio (con una rissa sfiorata) tra deputati...
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Manifestazione 2 giugno, il centrodestra ci ripensa: rischio assembramenti e dubbi politici, si farà a luglio
Parole che scatenano caos e proteste dai banchi della Lega al grido di «buffone, buffone» tanto che il presidente della Camera Fico deve sospendere per qualche minuto la seduta. A riportare la calma non ci riesce nemmeno il presidente del Consiglio che sgombra il campo dalle accuse di una possibile «regia» dietro le parole di Ricciardi: «Ciascun parlamentare esprime le proprie opinioni. Non è mai accaduto che a me fosse consegnato un intervento» prima. Il capo del governo poi vuole essere ancora più chiaro: «Dire che io abbia condiviso o istigato, è una cosa che si commenta da sè», è la replica diretta a Giorgia Meloni che aveva parlato «di una precisa strategia della maggioranza» dietro l'intervento dell'esponente 5s. Rincara la dose Forza Italia.
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La capogruppo Maria Stella Gelmini invita proprio Conte a «prendere le distanze ed evitare così uno scontro istituzionale con le Regioni».
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Le parole di Ricciardi fanno però mugugnare anche qualche collega di partito: «Ha usato toni eccessivi», è lo sfogo di diversi parlamentari Cinque Stelle. Ma a difendere il deputato arriva il capo politico pentastellato, Vito Crimi, che parla senza mezze misure di «fallimento epocale di Fontana e Gallera» invitando pertanto i leghisti a «non piagnucolare». Chi prova a gettare acqua sul fuoco è la ministra Fabiana Dadone: «Non ho visto nulla di atipico - dice - sono scene che si sono sempre viste all'interno delle Aule parlamentari, fanno parte del dibattito, è giusto che sia così». Ma il clima è rovente. E prova ne sia un altro palcoscenico di scontro: quello tra Giorgia Meloni e Maria Elena Boschi sulle lacrime della Bellanova dove la presidente di Fdi parla di colpo di teatro per la commozione della ministra. E la replica a stretto giro di posta della capogruppo dem che invita al rispetto »della storia personale di chi ha speso una vita a fianco degli ultimi«.
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Il Gazzettino