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Domenico Arcuri, ex commissario per l'emergenza Covid, è indagato per abuso d'ufficio e peculato nell'ambito dell’inchiesta sulle prime forniture di mascherine da parte dell’intermediario Mario Benotti, ex giornalista Rai. L'indagine coinvolge, tra gli altri, anche gli imprenditori Andrea Vincenzo Tommasi ed Edisson Jorge San Andres Solis. Arcuri, interrogato sabato a Roma, venne iscritto anche per il reato di corruzione, fattispecie per la quale i pm capitolini, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, hanno sollecitato l'archiviazione.
Sequestrate 800 milioni di mascherine irregolari
Su diposizione della Procura di Roma sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza oltre 800 milioni di mascherine provenienti dalla Cina risultate «non regolari».
Le indagini riguardavano affidamenti per un valore di 1,25 miliardi di euro effettuati da Arcuri a favore di tre consorzi cinesi, per l'acquisto delle oltre 800 milioni di mascherine, effettuate con l'intermediazione di alcune imprese italiane che hanno percepito commissioni per decine milioni di euro.
Mascherine, Arcuri indagato per peculato. L'ex commissario: «Non so nulla»
In Procura
Sabato scorso Arcuri è stato sentito dai Pubblici ministeri Varone e Tucci della Procura di Roma. È stato così possibile, fa sapere l'ufficio stampa dell'ex commissario, «un confronto e un chiarimento che si auspicava da molto tempo con l'Autorità giudiziaria, rispetto alla quale sin dall'origine dell'indagine il dott. Arcuri ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo, al fine di far definitivamente luce su quanto accaduto», spiega la nota.
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Il Gazzettino