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Quando il sogno, l’estate e la festa incrociano la tragedia. «Realizza il tuo sogno»: non a caso è questo lo slogan che appare sul sito ufficiale del Tortuga, l’imbarcazione che cullandosi nelle acque del golfo di Napoli cattura l’attenzione da quasi ogni belvedere della città, specialmente nelle notti di luglio e agosto. La turista statunitense di 45 anni, ieri pomeriggio nelle acque nei pressi di Furore, ha perso la vita dopo che l’imbarcazione su cui si trovava è finita contro questo veliero da 40 metri. La location delle feste aziendali o private (come quella di ieri), delle vacanze, dei compleanni e dei «sogni». Ci si sposa addirittura, sul Tortuga, la grande imbarcazione che resta negli occhi di tanti napoletani e stranieri che ammirano il Golfo.
DAL SOGNO ALLA TRAGEDIA
Sogni che però ieri si sono confusi con una tragedia terribile. «Non si è capito nulla, all’improvviso c’è stato un terribile schianto», sono le parole cariche di spavento e angoscia dei turisti che affollavano il Tortuga, anche se in via ufficiale i gestori, almeno per ieri, hanno preferito rispondere ufficialmente solo alle domande degli inquirenti. Il veliero, comunque, sarebbe «illeso»: a un primo esame non sarebbero stati rilevati danni strutturali.
L’ORMEGGIO
Moderno e dal fascino antico, il Tortuga è ormeggiato a Napoli.
MATRIMONI E NON SOLO
Ci si presentano anche prodotti e book da lanciare sul mercato, a bordo della location da sogno che solca le acque del Golfo. «Il Veliero Tortuga è il posto ideale per festeggiare il tuo evento speciale», si legge ancora sul sito. Eppure ieri, durante una festa privata in corso sul veliero, il sogno si è trasformato in un incubo. «Al momento dello schianto, quando l’imbarcazione ci è venuta addosso, la nostra prima preoccupazione è stata quella di mettere in salvo tutti i presenti», hanno assicurato i membri dell’equipaggio ai titolari dell’imbarcazione. E naturalmente filtrano «shock e grande rammarico per la tragedia».
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