Alta Velocità "lumaca", il ministero vieta ai supertreni i 350 km/h

Alta Velocità, il ministero dei Trasporti boccia i 350 km/h
In Francia i supertreni TGV superano i 400 all'ora. In Italia l'alta velocità ferroviaria deve restare indietro, anche se i mezzi per adeguarsi alla...

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In Francia i supertreni TGV superano i 400 all'ora. In Italia l'alta velocità ferroviaria deve restare indietro, anche se i mezzi per adeguarsi alla modernità ci sono. «Non autorizzare per il momento l'innalzamento della velocità a 350 km/h dagli attuali 300, che avrebbe potuto portare a collegare Roma e Milano in meno tempo rispetto alle attuali 2 ore e 50 minuti». Il Ministero dei trasporti dice quindi no all'innalzamento della velocità sui binari AV. Le motivazioni di questa decisione, secondo quanto si apprende dal Mit, sono che l'innalzamento della velocità comporterebbe un possibile aumento dei costi manutentivi per il sistema dell'infrastruttura e dell'energia; inoltre non si ha evidenza del fatto che questa maggior velocità garantirebbe una maggior puntalità; infine non è possibile generalizzare al resto della rete la sicurezza verificata nei test. A questo si aggiunge il tema della normativa europea, che si attesta sui 320 chilometri orari.


La comunicazione del Ministero è stata inviata a Rfi ad inizio maggio. Il Ministero dei trasporti, già nell'Allegato infrastrutture al Def 2017 ha scelto la strada dell'Alta velocità di rete, prediligendo una rete ad alta velocità più diffusa rispetto alla scelta del 'sempre più velocì. Trenitalia, per certificare l'Etr 1000 (il Frecciarossa 1000) alla velocità di 350 chilometri orari, ha svolto negli ultimi due anni dei test notturni sulla rete di Rfi. Questo avrebbe permesso di ridurre di una decina di minuti il tempo di percorrenza sulla Roma-Milano. Nei mesi scorsi l'a.d. di Fs Renato Mazzoncini aveva spiegato che questa maggior velocità a 350 km/h sarebbe stata usata o per ridurre i tempi di percorrenza o per una maggior puntualità: «in alcune fasce prediligeremo il record di velocità, in altre punteremo a garantire la puntualità».
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Il Gazzettino