ROMA - Esposizione al sole, ricorso alle lampade abbronzanti e sospensione delle cure dermatologiche durante il periodo estivo, sono tutti fattori che determinano nei pazienti...
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Ciò si deve al falso mito che l'acne, patologia comune che insorge soprattutto nell'età adolescenziale, ma che non risparmia gli over 30, possa migliorare, se non addirittura sparire, esponendo la pelle al sole. In Italia si stima che l'acne di gravità intermedia colpisca il 30-40% della popolazione tra i 15 e i 20 anni; nei trentenni la percentuale scende all'1% negli uomini e al 5% nelle donne.
«Se all'apparenza vediamo la pelle meno unta e con meno imperfezioni, non vuol dire che stiamo guarendo perché i raggi solari, in realtà, accentuano il processo infiammatorio alla base dell'acne, provocando un ispessimento dello strato più superficiale dell'epidermide (strato corneo) che causa la formazione dei comedoni, cioè i punti neri.
Il Gazzettino