Ha trent'anni. Compiuti a maggio. Paolo Turri ha lasciato il Polesine per inseguire il suo sogno: l'astrofisica. E per cacciare le stelle è emigrato in Canada,...
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Ha frequentato il liceo scientifico Paleocapa di Rovigo. Laurea triennale all'Università di Padova, laurea specialistica in astrofisica e fisica spaziale all'Università di Trieste. La passione per l'astronomia la coltiva fin da bambino. "Avevo 12 anni quando ho incontrato l'astronomia. I miei genitori mi portarono a visitare l'Osservatorio di Sant'Apollinare". E' sempre stato affascinato dalla strumentazione astronomica, in particolare dell'ottica adattiva, inventata per risolvere il problema della turbolenza atmosferica che degrada le immagini astronomiche.
Tra i progetti a cui lavora vi è l'analisi delle immagini riprese dal telescopio Gemini South in Cile su un sistema di diverse migliaia di stelle, a circa 40mila anni luce dalla Terra. "Questo sistema permette un'analisi precisa delle singole stelle, che altrimenti sotto l'effetto dell'atmosfera risulterebbero confuse".
Si è trasferito in Canada con la compagna. "Abbiamo una bellissima bambina, Emily, di sei mesi. Sarebbe stato difficile pensare di mettere su famiglia con una borsa di studio italiana e con il tasso di disoccupazione che è continuato a peggiorare da quando sono partito". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino