Scintille in casa Lega, Bergamin minaccia: «Mi autosospendo»

Scintille in casa Lega, Bergamin minaccia: «Mi autosospendo»
Bufera sulla Lega Nord rodigina. Sulla testa dei vertici pende la minaccia di denuncia in Procura per alcune irregolarità nella presentazione delle liste elettorali da parte...

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Bufera sulla Lega Nord rodigina. Sulla testa dei vertici pende la minaccia di denuncia in Procura per alcune irregolarità nella presentazione delle liste elettorali da parte dell'ex aspirante candidato sindaco Mario Contato. In più, vista la grossa frattura tra i militanti del Carroccio, con Antonello Contiero e i suoi fedelissimi che si dice siano intenzionati a non rendere la vita facile al sindaco Massimo Bergamin, il primo cittadino ha minacciato di autosospendersi dal partito. Il commissario provinciale, Cristiano Corazzari, però l'ha tranquillizzato assicurandogli il sostegno del partito.


Sono state 24 ore intense per Bergamin che, come ha tenuto a precisare pubblicamente, era anche malato. «È da ieri pomeriggio che sono bloccato a letto con febbre ed acciacchi vari» assicura su Facebook, ma alcuni colleghi di partito assicurano che anche lo stress avrebbe giocato un ruolo importante su questo malessere. Anche in forza di una riunione del direttivo al vetriolo che ha messo a dura prova la tenuta dei vertici leghisti.

Corazzari dal canto suo descrive una situazione di tensione all'interno del Carroccio polesano che ben fa comprendere il disagio: «C'è un confronto interno molto forte tra la Lega e il sindaco. Motivo per cui Bergamin ha chiesto di poter amministrare senza condizionamenti. Voleva autosospendersi dal partito, ma gli ho confermato la fiducia mia e del movimento, assicurandogli che siamo al suo fianco e che le scelte amministrative devono essere gestite da chi amministra, mentre quelle politiche sono frutto del confronto interno». Mentre il commissario provinciale conferma l'intenzione del sindaco di sospendersi, Bergamin nega: «Qualche buontempone ha messo in giro la voce che sarei uscito dalla Lega Nord. Le solite balle spaziali. È il primo ottobre, non il primo aprile. Ero, sono e resterò per sempre un militante della Liga Veneta Lega Nord».


Quel che è certo è che gravi problemi pendono pericolosi sulla sede di piazza Vittorio Emanuele. Mario Contato, che si dice abbia il dente avvelenato perchè ha dovuto cedere il passo a Bergamin quale candidato sindaco, senza nemmeno l'inserimento nella cinquina in lizza per le regionali, come gli era stato assicurato, è sul piede di guerra: «Ho promesso una denuncia in Procura che arriverà tra qualche giorno. Non ho nulla di personale, ma se ci sono leggi e regolamenti questi vanno rispettati». Contato non spiega quali siano i motivi di questa denuncia, si vocifera, però, di problemi legati alla presentazione della lista della Lega Nord alle amministrative. «Nei prossimi giorni in Procura potrete leggere la denuncia. Intanto ne ho già informato sia il nazionale che il federale. Ma non ho mai ottenuto risposta. Il mio operato non è contro qualcuno, ma in difesa dell'elettorato della Lega Nord. Vorrei, se possibile, risolvere la questione senza arrivare in tribunale, ma siccome non c'è peggior sordo di chi non vuol ascoltare, vorrà dire che sarà il giudice a procedere per far chiarezza. Non è questione di regolamenti interni, è questione di leggi. E queste vanno rispettate». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino