Parte il film sbagliato sulla lavagna delle suore, i bimbi vedono un porno

Una lavagna elettronica
VICENZA - La lavagna interattiva doveva proiettare un concerto. Invece davanti a 29 bambini della quinta elementare della paritaria "Farina", gestita dalle suore dorotee in...

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VICENZA - La lavagna interattiva doveva proiettare un concerto. Invece davanti a 29 bambini della quinta elementare della paritaria "Farina", gestita dalle suore dorotee in centro a Vicenza, non appena accesa la lavagna è comparsa la scena di un film porno con una mega orgia. Colpa di una maestra laica che ha inserito la chiavetta usb sbagliata.


Le suore si sono scusate con le famiglie, parlando di un errore, ma i genitori sono imbestialiti e vogliono presentare denuncia, dopo che i bambini scioccati a casa raccontato tutto.



Qualcuno si sarebbe già rivolto a un avvocato. La mestra si sarebbe giustificata, spiegando che quella chiavetta con la musica era stata prestata dalla mamma di un alunno. Ma ai genitori non basta.



Una psicologa ha incontrato oggi i genitori dei bambini. «Ci è sembrata la soluzione migliore - ha spiegato il preside Pietro Sergio Cervellin - perché in questo modo i genitori sono ora preparati nel rispondere ai loro figli qualora venissero rivolte ulteriori domande sull'episodio. La psicologa ha risposto alle domande e a ulteriori quesiti da parte degli stessi genitori. Non è mai stata presa in considerazione l'ipotesi che la psicologa potesse parlare direttamente ai bambini, ai quali le prime spiegazioni sono state date dalla stessa maestra subito dopo che è avvenuto il fatto».

«È stato un incidente - ha poi ribadito il preside - i più dispiaciuti e amareggiati sono stati proprio i genitori che avevano dato in mano al loro figlio la chiavetta incriminata Usb con registrate canzoni del passato». Il preside ha quindi spiegato che quella giunta alla maestra era una chiavetta che una mamma ha consegnato al proprio figlio, della classe coinvolta e non di un'altra classe come appreso in un primo momento, che il ragazzino ha portato all'insegnante.


«La piccola memoria - ha sottolineato Cervellin - non era però una di quelle di cui avevamo dotato ogni studente a inizio anno. Con il senno di poi sarebbe stato meglio controllare prima: da adesso in poi verrà fatta questa procedura, ma non c'è bisogno di nessuna circolare agli insegnanti, anche loro sono dispiaciuti per la vicenda». «Stiamo valutando - ha concluso il preside - se promuovere un altro incontro con i genitori, eventualmente per chiarire ulteriori aspetti della vicenda, che per noi è stato un incidente, possibile con le nuove tecnologie e con il passaggio di chiavette da una persona all'altra. Il fatto è stato ricostruito e chiarito nei dettagli e non ha lasciato punti oscuri».
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Il Gazzettino