ROVIGO - Scampanellate a tutte le ore, di notte come di giorno. E, più di una volta, la sparizione della targhetta, posta sulla pubblica via, col nome di chi abita in...
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È sulla base di questa presentazione dei fatti che, lo scorso 17 agosto, l'uomo ha presentato una querela in questura a Rovigo. Indicando come presunto responsabile di quegli atti Antonio Brancalion, 40 anni, figlio della compagna di Rossi. Brancalion, personaggio notissimo a Rovigo, è un ex pugile di livello nazionale e internazionale. È stato campione d'Italia e dell'Unione Europea, ha combattuto due volte per il titolo europeo e ha infine imboccato la strada dell'insegnamento. Dopo una parentesi alla Rhodigium Boxe ha annunciato l'imminente apertura della Accademia del pugilato, con la quale, a prezzi modici, vorrebbe trasmettere alle giovani leve - donne e ragazze comprese - la noble art nella quale eccelle tuttora.
Nella querela si afferma anche che in una occasione il 40enne avrebbe insultato e schiaffeggiato la madre, ma va detto che si tratta di un passaggio incidentale dell'atto e che per questo episodio la diretta interessata, unica legittimata a farlo, non ha ritenuto di proporre querela. Stesso discorso per un lamentato acceso diverbio che si sarebbe verificato pochi giorni fa tra l'ex pugile e il 57enne in un bar cittadino.
Sin qui quanto riportato nella querela, che ora sarà valutata dalla polizia ed eventualmente dalla Procura. Molto diversa però la ricostruzione dei fatti del campione e dell'avvocato che lo tutela, Elena Gagliardo di Rovigo. In quest'ottica allora sarebbe stato Brancalion a subire comportamenti pesanti, tanto che assieme al suo legale sta valutando di passare alle vie legali, a propria tutela. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino