Scampanellate di notte e targhetta rimossa: nei guai il pugile Brancalion

Scampanellate di notte e targhetta rimossa: nei guai il pugile Brancalion
ROVIGO - Scampanellate a tutte le ore, di notte come di giorno. E, più di una volta, la sparizione della targhetta, posta sulla pubblica via, col nome di chi abita in...

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ROVIGO - Scampanellate a tutte le ore, di notte come di giorno. E, più di una volta, la sparizione della targhetta, posta sulla pubblica via, col nome di chi abita in quell'appartamento. Un gesto, quest'ultimo, che ha rischiato di provocare problemi non da poco a chi vive in quell'alloggio: Diego Rossi, 57 anni, sino al 31 agosto scorso in regime domiciliare. Le forze dell'ordine infatti controllavano come di prassi che la misura venisse rispettata e, afferma il 57enne, non sapere quale campanello suonare ben avrebbe potuto essere foriero di guai, se il controllo non si fosse potuto svolgere positivamente.




È sulla base di questa presentazione dei fatti che, lo scorso 17 agosto, l'uomo ha presentato una querela in questura a Rovigo. Indicando come presunto responsabile di quegli atti Antonio Brancalion, 40 anni, figlio della compagna di Rossi. Brancalion, personaggio notissimo a Rovigo, è un ex pugile di livello nazionale e internazionale. È stato campione d'Italia e dell'Unione Europea, ha combattuto due volte per il titolo europeo e ha infine imboccato la strada dell'insegnamento. Dopo una parentesi alla Rhodigium Boxe ha annunciato l'imminente apertura della Accademia del pugilato, con la quale, a prezzi modici, vorrebbe trasmettere alle giovani leve - donne e ragazze comprese - la noble art nella quale eccelle tuttora.



Nella querela si afferma anche che in una occasione il 40enne avrebbe insultato e schiaffeggiato la madre, ma va detto che si tratta di un passaggio incidentale dell'atto e che per questo episodio la diretta interessata, unica legittimata a farlo, non ha ritenuto di proporre querela. Stesso discorso per un lamentato acceso diverbio che si sarebbe verificato pochi giorni fa tra l'ex pugile e il 57enne in un bar cittadino.



Sin qui quanto riportato nella querela, che ora sarà valutata dalla polizia ed eventualmente dalla Procura. Molto diversa però la ricostruzione dei fatti del campione e dell'avvocato che lo tutela, Elena Gagliardo di Rovigo. In quest'ottica allora sarebbe stato Brancalion a subire comportamenti pesanti, tanto che assieme al suo legale sta valutando di passare alle vie legali, a propria tutela. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino