Gira l'Italia "Frontiere", il musical di giovani artisti sull'immigrazione

Gira l'Italia "Frontiere", il musical di giovani artisti sull'immigrazione
BASSANO – Musica cristiana che... spacca. Il loro spettacolo al teatro Remondini di Bassano ha registrato il pienone e infiniti applausi, lasciando il pubblico incantato e senza...

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BASSANO – Musica cristiana che... spacca. Il loro spettacolo al teatro Remondini di Bassano ha registrato il pienone e infiniti applausi, lasciando il pubblico incantato e senza parole. Sono in molti negli ultimi tempi ad affrontare nei modi più vari i temi legati all'immigrazione e alla discriminazione, ma il premio per l'energia va a Scalamusic, progetto che, con i suoi talenti artistici nel campo del teatro e della musica, sta girando l'Italia mettendo in scena il musical "Frontiere".




Il gruppo è presente anche a Bassano dal 2006, annoverando al proprio interno un sodalizio affiatato di giovani residenti in città e dintorni tra i 20 e i 35 anni, tutti rigorosamente non professionisti. Sì perché, ed è questo il bello, i cantanti del musical sono studenti, operai, insegnanti e impiegati per i quali la musica non è un lavoro, ma passione. Solo alcuni workshop di formazione e una sfida tutta da vincere per questi talenti sconosciuti ai più, diretti dal regista genovese Franco Giacomazzi e accomunati dalla comune collaborazione con la pastorale giovanile scalabriniana.







Attraverso un mosaico di immagini, musica, canzoni, teatro e coreografie, "Frontiere" presenta sette storie di emigrazione molto diverse, ma tutte accomunate dall’esperienza di limite, di discriminazione, di mancanza di alternative, di disperazione: un viaggio immaginario tra le drammatiche vicende di uomini e donne che, per ragioni diverse, hanno lasciato la loro patria alla ricerca di un futuro migliore.



«Io faccio parte di Scalamusic da poco. Un anno fa - racconta Katia, che nel musical interpreta Maris, una ragazza eritrea che perde il fratellino nel viaggio attraverso il deserto - ero tra il pubblico e mi son sentita talmente coinvolta che, a fine esibizione, ho avvicinato la segretaria Sandra per chiedere di poter entrare a far parte del progetto. Da sempre appassionata di teatro, danza e musica - spiega - ho infatti visto in Scalamusic una realtà giovane e dinamica. Il nostro intento - aggiunge, riferendosi in particolare a "Frontiere" - è quello di far vivere le loro storie al pubblico, in una società in cui lo straniero è spesso etichettato come il diverso, l'indesiderato, il malvivente. Chiunque veda il nostro musical non può restare impassibile: le scene sono semplici ma molto incisive».



Negli ultimi due anni lo spettacolo è stato messo in scena in diverse località italiane in cui è presente la realtà scalabriniana tra cui Roma, Loreto, Foggia e Brescia; mentre la trama e le storie del musical rimangono invariate, a cambiare sono il cast e la regia. Un cast eccezionale che, spente le luci del palcoscenico, come se niente fosse ripone i microfoni e torna al luogo di lavoro, sia esso fabbrica, ufficio o aula di scuola. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino