ROVIGO - Un rapporto sessuale ottenuto dopo varie insistenze nei bagni pubblici del multisala Cinergia di Borsea (Rovigo). E poi un bacio dato a una ragazzina a casa di un amico...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Rinviato a giudizio lo scorso gennaio con una imputazione alternativa: violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima o atti sessuali con una minore di 14 anni, per quanto consenziente. Tra le due ipotesi c'è una differenza non da poco: la seconda infatti comporterebbe una pena molto inferiore.
Il più grave dei due episodi secondo la ricostruzione dell'accusa si verifica a gennaio 2013. il secondo a marzo con vittima un'altra minore di 14 anni. L'inchiesta prende le mosse dalle denunce delle due ragazzine e da intercettazioni sui telefonini. Ieri all'apertura del dibattimento la prima ragazzina e i genitori si sono costituiti parte civile chiedendo un risarcimento di circa 50mila euro. L'imputato, difeso dall'avv. Giulia Gianese, vorrebbe dimostrare l'estraneità del 25enne alle accuse. Sottolineando come non vi siano mai stati accertamenti medici o consulenze in grado di attestare, nel caso dell'episodio di gennaio, la violenza sessuale. Molto poi si giocherà sulla credibilità delle presunte vittime. Prossimo passaggio in aula tra un anno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino