VENEZIA - «Un ingrato»: lo dice di Giorgio Orsoni, ex sindaco di Venezia, Stefano Tomarelli, riferendo una frase dell'ora presidente del Cvn Giovanni Mazzacurati, che...
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Tomarelli riferisce che tutto nacque per la querelle tra Orsoni e Mazzacurati era nata sulla gestione dell'Arsenale di Venezia che il sindaco fece passare al Comune limitando il raggio d'azione del Consorzio che la voleva per sé. Tomarelli ai Pm veneziani, riferisce che Mazzacurati parlando di Orsoni gli disse «quando l'Arsenale passò al Comune ci fu una diatriba enorme sulle aree», che era «un ingrato, che lui l'aveva aiutato a farlo eleggere sindaco, dandogli i soldi, insomma. Perché - aggiunge - praticamente lui l'aveva fatto eleggere sindaco».
Secondo gli atti dell'inchiesta, Orsoni avrebbe ricevuto almeno 260 mila euro e per questo è indagato per finanziamento illecito dei partiti. Il patteggiamento a quattro mesi concordato con la Procura è stato rigettato dal Gup Massimo Vicinanza perché ritenuto «del tutto incongruo» sia per la misura della «pena detentiva» che «per quella pecuniaria, cento volte inferiore a quella massima irrogabile se si tiene conto del finanziamento illecito ricevuto» sentenzia il Gup.
LA TANGENTE A MILANESE
Almeno 500mila euro a Marco Milanese, vicino all'allora ministro Giulio Tremonti, per favorire l'afflusso dei finanziamenti pubblici per la costruzione del Mose a Venezia.
Il Gazzettino