Tomarelli interrogato: «Mazzacurati definì Orsoni ingrato per l'Arsenale»

Mazzacurati e Orsoni
VENEZIA - «Un ingrato»: lo dice di Giorgio Orsoni, ex sindaco di Venezia, Stefano Tomarelli, riferendo una frase dell'ora presidente del Cvn Giovanni Mazzacurati, che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - «Un ingrato»: lo dice di Giorgio Orsoni, ex sindaco di Venezia, Stefano Tomarelli, riferendo una frase dell'ora presidente del Cvn Giovanni Mazzacurati, che sosteneva di averlo aiutato «a farlo eleggere sindaco dandogli i soldi». Tomarelli, braccio destro dell'allora presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati, ha parlato nell'interrogatorio reso ai Pm il 25 giugno scorso e che lo ha così portato dal carcere ai domiciliari.




Tomarelli riferisce che tutto nacque per la querelle tra Orsoni e Mazzacurati era nata sulla gestione dell'Arsenale di Venezia che il sindaco fece passare al Comune limitando il raggio d'azione del Consorzio che la voleva per sé. Tomarelli ai Pm veneziani, riferisce che Mazzacurati parlando di Orsoni gli disse «quando l'Arsenale passò al Comune ci fu una diatriba enorme sulle aree», che era «un ingrato, che lui l'aveva aiutato a farlo eleggere sindaco, dandogli i soldi, insomma. Perché - aggiunge - praticamente lui l'aveva fatto eleggere sindaco».



Secondo gli atti dell'inchiesta, Orsoni avrebbe ricevuto almeno 260 mila euro e per questo è indagato per finanziamento illecito dei partiti. Il patteggiamento a quattro mesi concordato con la Procura è stato rigettato dal Gup Massimo Vicinanza perché ritenuto «del tutto incongruo» sia per la misura della «pena detentiva» che «per quella pecuniaria, cento volte inferiore a quella massima irrogabile se si tiene conto del finanziamento illecito ricevuto» sentenzia il Gup.



LA TANGENTE A MILANESE


Almeno 500mila euro a Marco Milanese, vicino all'allora ministro Giulio Tremonti, per favorire l'afflusso dei finanziamenti pubblici per la costruzione del Mose a Venezia. Tomarelli, alle domande degli inquirenti sostiene che Mazzacurati «mi disse che effettivamente aveva dato del denaro a Milanese dal fondo che esisteva», cioè da fondi neri realizzati con false fatturazioni. «Quindi lui utilizzava questo fondo - spiega Tomarelli parlando del presidente di Cvn - perché per Mazzacurati era un problema fondamentale riuscire ad arrivare a convincere il Ministro Tremonti che le cose, i finanziamenti potessero andare avanti». «Quindi - sottolinea - sicuramente c'è stata, questo me l'ha confermato, una dazione di denaro anche consistente» ed è avvenuta «a fine giugno, luglio» del 2010.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino