Marangon fa lo spiritoso con Zaia e Coppola: «Candidiamo Pinocchio»

Marangon con Pinocchio
VENEZIA - È tornato. Fino al 2010, quando è uscito dalla Regione con i galloni di assessore, giocando sulla rima veniva soprannominato "l’assessore burlon". Ora, Renzo...

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VENEZIA - È tornato. Fino al 2010, quando è uscito dalla Regione con i galloni di assessore, giocando sulla rima veniva soprannominato "l’assessore burlon". Ora, Renzo Marangon ha fatto ritorno in consiglio regionale e non ha perso lo spirito goliardico. Anzi, si è arricchito della soddisfazione di aver scalzato dallo scranno la conterranea (entrambi di Rovigo) e collega di partito (Forza Italia) Isi Coppola che, però, resta assessore con il benestare del governatore Luca Zaia.




Lei è decaduta da consigliere dopo la condanna della corte di appello di Venezia (farà ricorso in Cassazione) per aver speso più soldi del dovuto nella campagna elettorale 2010. L’aula ha così votato, facendo rientrare proprio Marangon, primo dei non eletti alle elezioni di cinque anni fa. Confermando lo scherzoso appellativo, ieri in aula, Marangon ha dato il meglio di sé.



Si stava discutendo dei tagli ai costi della politica raggiunti negli ultimi anni. «Bene - ha attaccato il rientrante - Ma qualcosa non quadra». E argomenta: «Visto che Zaia ha ritenuto di confermare l’assessore condannato e decaduto da consigliere, propongo al governatore di prendere Pinocchio nella giunta. È un ottimo candidato». E da sotto il banco si materializza il burattino che Marangon si era portato da casa. Poi spiega: «La Coppola ha raccontato falsità durante il procedimento giudiziario. Ora basta scrivere parole sull’acqua...». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino