Linea dura del Movimento 5 Stelle di Vicenza contro il consigliere comunale Daniele Ferrarin: sfiduciato e caldamente invitato a rassegnare le proprie dimissioni. È questo il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nettissimo, il giudizio del MeetUp di Vicenza: «Intendiamo esprimerci attraverso una posizione chiara e senza mezzi termini, in perfetta identità con il concetto espresso da Beppe Grillo su coloro che non ci rappresentano più. Questa posizione, non è mai stata né mai lo sarà, una linea imposta dall'alto, ma pura espressione degli attivisti registrati al blog e appartenenti al MeetUp Ufficiale di Vicenza. Allontanare dei soggetti deleteri per il movimento è un'azione legittima, se la loro condotta politica non rappresenta correttamente le idee del M5S». E qui si entra nel merito della «scomunica» rivolta a Ferrarin: «Prima delle elezioni amministrative i candidati hanno firmato un patto etico che li vincolava, se eletti, a rimettere il mandato al voto dell'assemblea con intervalli temporali di 6 mesi». Ferrarin, è l'accusa, non ha rispettato questo patto e quindi non ha più ricevuto il rinnovo della fiducia: «Per coerenza politica e rispetto verso la parola data, ci aspettiamo che faccia quanto promesso tramite l'istituto delle dimissioni».
In realtà Ferrarin già da tempo era finito sotto i riflettori per la sua prolungata assenza alle assemblee settimanali del movimento: dove ogni decisione viene discussa e presa in maniera collegiale. E questo sarebbe il motivo vero della sfiducia. Ma il consigliere comunale replica a stretto giro di posta e ribadisce: «Non mi dimetto». Il perchè ruota attorno a due concetti fondamentali. Il primo: «La notizia mi lascia allibito perché anticipa l'incontro che avevo concordato per luendì prossimo con la loro assemblea. Precisato che la sfiducia a un consigliere comunale può arrivare solo attraverso il voto dei cittadini sul Blog di Beppe Grillo, è evidente che il voto di un gruppo minoritario, all'interno dell'assemblea vicentina del Movimento 5 Stelle, non rappresenta la volontà di chi mi ha votato e di tutti gli attivisti che mi stanno di fatto sostenendo». E contrattacca: «I miei interventi sono sempre stati in linea con il programma del Movimento 5 Stelle e con le linee che in varie occasioni pubbliche anche Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno ribadito essere fondamentali per il profondo cambiamento di cui ha bisogno il nostro Paese, e soprattutto sono stati concertati con attivisti vicentini che, pur essendo iscritti ad altri diversi Meetup della zona berica, disertavano da tempo le assemblee pubbliche, rese sterili e improduttive da un gruppo minoritario di detrattori».
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino