«Pericolo frana» e i turisti scappano polemica sulla segnaletica in Cadore

I cartelli in italiano e tedesco
BELLUNO - Quei cartelli non piacciono proprio, perché, annunciando il pericolo frana, disicentivano il turismo. Ma il sindaco di Borca di Cadore non intende rimuoverli. «Quei...

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BELLUNO - Quei cartelli non piacciono proprio, perché, annunciando il pericolo frana, disicentivano il turismo. Ma il sindaco di Borca di Cadore non intende rimuoverli. «Quei cartelli sono troppi, sono brutti, non piacciono nemmeno a me - ribatte secco il sindaco Bortolo Sala - ma non li tolgo. In caso di problemi legati ad nuove eventuali frane non voglio passare i prossimi 5 anni in tribunale come è capitato al mio predecessore».




In paese si discute: i cartelli sono sistemati nei punti critici della frazione di Cancia, ma anche lungo l’Alemagna. Con la scritta "Pericolo di frana - Landslide Hazard" ne esce inevitabilmente un messaggio negativo che invita i turisti ad allonanarsi quanto prima. I pannelli bilingue, italiano-tedesco, contengono le informazioni sul sistema di monitoraggio e allarme e, come hanno spiegato i tecnici della Provincia, servono soprattutto ad informare i non residenti, turisti, compresi quelli del Villaggio Corte, e persone che di passaggio per Borca potrebbero trovarsi coinvolte in un allarme. Anche per quest'estate è operativa la procedura di protezione civile, ci sono bollettini meteo dedicati a quel versante dell'Antelao che, in caso di allarme, vengono inviati al sindaco che attiva tutto il complesso sistema.



Entra in azione il Centro Operativo Comunale, vengono allertati i volontari della Protezione Civile e gli uomini delle Forze dell'Ordine. Partono gli sms, 3600 al minuto, che allertano la popolazione mentre si azionano le sirene per gli allarmi acustici e i semafori, per quelli visivi. Raggiunti dal segnale d'allarme i cittadini devono chiudere finestre e fori a monte e laterali delle loro abitazioni, trasferirsi al piano superiore fino a cessato allarme. Tutto è stato studiato per evitare, dopo quella che 5 anni fa ha ucciso due persone, altre tragedie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino