Inverno più caldo degli ultimi 30 anni Calano i ricavi di Hera e Ascopiave

Il termovalorizzatore di AcegasAps a Trieste
VENEZIA - Le multiutility Hera e Ascopiave alle prese con il calo dei consumi di gas. I ricavi del gruppo che controlla AcegasAps e Amga Udine a marzo diminuiscono di 166,5...

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VENEZIA - Le multiutility Hera e Ascopiave alle prese con il calo dei consumi di gas. I ricavi del gruppo che controlla AcegasAps e Amga Udine a marzo diminuiscono di 166,5 milioni toccando quota 1.226,6 milioni (-12%). L'utile netto cresce a 89,1 milioni (+ 2,8%). La posizione finanziaria netta si attesta a 2.540,3 milioni, in calo rispetto ai 2.566,7 milioni. Nel trimestre, spiega la nota di Hera, si è verificato un calo sensibile nei volumi gas e teleriscaldamento distribuiti e venduti, a causa dell'inverno più caldo degli ultimi 30 anni. Allo stesso tempo è proseguita la crescita nei volumi di rifiuti speciali trattati. Nell'area elettrica, la multiutility ha registrato una crescita nella base clienti del 12,3% e un buon contributo nella distribuzione dall'integrazione di Est Reti Elettriche. «I risultati di questo primo trimestre - ha commentato il presidente Tomaso Tommasi di Vignano - confermano la validità del modello multibusiness di Hera, che ha bilanciato le perdite registrate sul gas in relazione all'inverno caldo. Determinanti sui risultati sono state anche le dimensioni ormai raggiunte dal gruppo, che consentono di dispiegare forza ed efficacia sui mercati liberalizzati».




Ascopiave: ricavi a 236 milioni (-18,3%), utile netto consolidato a 19 (-31,7%). Unica nota positiva, la posizione finanziaria netta migliorata di quasi 20 milioni a 105,8 milioni. Il dg di Ascopiave, Roberto Gumirato: «L'utile testimonia la qualità dei risultati conseguiti dalla nostra utility pur nelle difficoltà legate all'abbassamento della tariffa decisa dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas e considerati anche i minori consumi dovuti all'innalzamento delle temperature medie. Per Ascopiave nulla cambia rispetto ai piani di espansione sia per la vendita che per la distribuzione del gas, anzi l'ulteriore discesa della posizione finanziaria netta aumenta la nostra possibilità di investimento per le ormai prossime gare d'ambito». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino