Escursionisti soccorsi con l'elicottero bloccati da buio e paura sullo Schiara

Escursionisti soccorsi con l'elicottero bloccati da buio e paura sullo Schiara
BELLUNO - Poco prima delle 19, cinque escursionisti che si trovavano sulle creste delle Pale del Balcon, sulla Schiara, hanno contattato il 118, in quanto alcuni di loro non...

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BELLUNO - Poco prima delle 19, cinque escursionisti che si trovavano sulle creste delle Pale del Balcon, sulla Schiara, hanno contattato il 118, in quanto alcuni di loro non erano più in grado di proseguire, bloccati dalla stanchezza e dalla paura nel tratto in cui il cavo del sentiero attrezzato è discontinuo.




Il gruppo, padre, figlio con la sua compagna e altri due amici, un ragazzo e una ragazza, erano partiti dalle Case Bortot per risalire la ferrata Sperti, ma, ormai all'imbrunire, attardati e senza acqua, con le ragazze impaurite e una colta anche da malore, a circa 2.200 metri di quota, hanno chiesto aiuto.



L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo aver imbarcato un soccorritore della Stazione di Belluno in supporto alle operazioni - altri 3 erano pronti in piazzola - ha individuato i cinque, residenti nelle province di Padova e Vicenza, e li ha recuperati in diverse rotazioni con un verricello di 20 metri, per trasportarli a valle.



Nel pomeriggio l'eliambulanza era già intervenuta a Misurina per un escursionista tedesco, che, durante una camminata con la moglie e altre persone, si era sentito poco bene, lungo il sentiero 117 che va verso Forcella Rin Bianco.

Dopo avergli prestato le prime cure, l'elicottero ha imbarcato l'uomo, W.D., 66 anni, con un verricello di 20 metri, per poi atterrare al Rifugio Fonda Savio dove un connazionale che era corso a dare l'allarme era arrivato con un trauma al braccio, dopo essere caduto.

Anche W.G., 68 anni, è stato quindi trasportato all'ospedale.



Infine, l'operatore del Soccorso alpino di centrale ha risolto telefonicamente un'emergenza, riuscendo a guidare due alpinisti veneziani in difficoltà lungo il penultimo tiro della Via del Buco, sul Lagazuoi, fino a una cengia che ha permesso loro di lasciare la parete. I due alpinisti sull'Agner sono stati recuperati con due verricelli da 70 metri.
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Il Gazzettino