Nicola portato a spalla dagli amici per l'addio: «Grazie, ci hai dato tanto»

La bara di Nicola portata a spalla dagli amici in chiesa
MAROSTICA - Gremita la chiesa di Santa Maria a Marostica per l’ultimo saluto a Nicola Campagnolo, il giovane di 24 anni che ha perso la vita sabato notte in un tragico incidente...

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MAROSTICA - Gremita la chiesa di Santa Maria a Marostica per l’ultimo saluto a Nicola Campagnolo, il giovane di 24 anni che ha perso la vita sabato notte in un tragico incidente stradale a Gallio, sull’Altopiano di Asiago. Parenti, amici, conoscenti e tantissima gente comune ha preso parte alla cerimonia, stringendosi attorno a mamma Mariagrazia e papà Roberto. Soprattutto ragazzi, giovani che con Nicola condividevano la vita di tutti i giorni, l’amore per la montagna e le serate in compagnia.




E poi quella passione per i motori che per Nicola non era solo un hobby, ma un lavoro che affrontava ogni giorno con serietà e allegria.



Tutti intorno a lui, anche l'amico "miracolato"





A ricordarne il sorriso, la simpatia e la disponibilità, oggi, sono stati i suoi amici. Gli stessi che lo hanno portato in spalla in questo ultimo doloroso viaggio.

«Nel tempo dei ricordi le parole perdono valore», dice uno di loro dal pulpito, dopo aver ringraziato Nicola per tutto ciò che ha lasciato nelle loro vite. Finita la cerimonia, dopo le condoglianze, le strette di mano e gli abbracci, il feretro si allontana seguito dai familiari. E sul sagrato della chiesa restano solo loro, i ragazzi, gli amici più stretti.



Qualcuno distribuisce dei braccialetti di gomma colorati con su scritto “Ciao Nicola”. È il loro personale saluto all’amico che non c’è più. Tra gli altri anche Massimiliano, il giovane che sabato sera viaggiava in macchina sul sedile a fianco a quello di Nicola. Un miracolato lo hanno definito e, viste le immagini dell’incidente e la sorte toccata a Nicola, non si può che crederci. Per lui solo una spalla rotta e qualche vistoso graffio. Ferite che passeranno in fretta. Sicuramente molto prima di quelle lasciate dalla perdita dell’amico più caro: quelle rimarranno indelebili. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino