Il Civico riapre dopo il restauro

Il Civico riapre dopo il restauro
Rinnovati sede e look del Museo civico, che quest'oggi vivrà il momento della riapertura. La cerimonia prenderà il via alle 16 nella chiesa di San Francesco, dove verranno...

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Rinnovati sede e look del Museo civico, che quest'oggi vivrà il momento della riapertura. La cerimonia prenderà il via alle 16 nella chiesa di San Francesco, dove verranno riepilogate le tappe di un'operazione che ha interessato il complesso dell'ex convento francescano per quattro anni. I segni dell'intervento, realizzato con il determinante contributo dell'Unione Europea, si colgono già dal sagrato della chiesa, dove si apre il nuovo ingresso.

Subito dopo il taglio del nastro, nel chiostro verrà messo a dimora un esemplare della rosa Monte Grappa, l'ibrido fatto realizzare dal Rotary Club Bassano Castelli, dedicandolo ai caduti della Grande Guerra nell'imminenza del centenario del conflitto.

Riapre dunque il Civico, con ampi spazi di accoglienza, un bookshop moderno, un'area destinata alla didattica museale, sala conferenze climatizzata, postazioni multimediali e nuovi locali espositivi. Contemporaneamente saranno inaugurate due mostre. Una dedicata a Michelangelo Buonarroti, nel 450. dalla scomparsa. Organizzata dall'associazione MetaMorfosi, l'esposizione propone 18 straordinari disegni, tra cui un "Volto virile" preparatorio per la Cappella Sistina, un "Sacrificio di Isacco" e, soprattutto, la "Cleopatra", un capolavoro. Tutte opere selezionate dalla collezione grafica della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze, costituita da 250 fogli di inestimabile valore. I disegni michelangioleschi trovano spazio nella sala dalpontiana, a ricordare un insospettato legame fra l'arte di Michelangelo e l'opera di Jacopo Dal Ponte, che trovò nel disegno una fonte di ispirazione. Un altro capolavoro della bottega bassanesca è invece temporaneamente esposto nella mostra "Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano", allestita nell'ala nuova. Si tratta di una delle più belle mappe del Cinquecento italiano, uscita dalla bottega dei Da Ponte e raramente esposta per ragioni di conservazione. Il documento, accompagnato da un'interessante serie di immagini, vero riassunto di iconografia urbana, induce all'analisi dello sviluppo urbanistico di Bassano e permette una riflessione sulle rappresentazioni cinquecentesche delle città italiane. Entrambe le mostre chiuderanno il 31 agosto.(((forinr))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino