(gi.di.) È nato il Contratto di foce, promosso dal Consorzio di Bonifica Delta del Po, una declinazione del modello tradizionale dei Contratti di fiume atta a meglio...
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A rendere ancor più ufficiale il varo di questo documento è stata la presenza dell'architetto Massimo Bastiani, docente dell'Università La Sapienza di Roma, autore della prima pubblicazione in Italia sui Contratti di fiume. Bastiani ha spiegato l'importanza del Contratto di fiume, perchè serve per ottenere finanziamenti Europei e come si articola. Ha ricordato che in Francia, fino al 2002 sono stati realizzati ben 252 Contratti di fiume e sono stati finanziati per 2.640 miliardi di euro. Il direttore del consorzio, ingegnere Giancarlo Mantovani, ha spiegato la differenza tra il Contratto di fiume e il Mab, che sta portando avanti l'Ente Parco (che persegue la sostenibità attraverso l'ambiente) ma vanno parallelamente per cui, vanno portanti avanti insieme. L'architetto Laura Mosca, collaboratrice del Consorzio di Bonifica per il Contratto di fiume, si è soffermata sugli obiettivi generali raggiungibile con i tavoli tematici che partuiranno nel prossimo mese di maggio, con cadenza quindicinale, sui temi dell'agricoltura, pesca, difesa e adattamento, ambiente e paesaggio, turismo e cultura, ai quali seguiranno i tavoli territoriali tra luglio e settembre 2014. Nella discussione sono intervenuti il segretario generale dell'Aurtorità di bacino dottor Francesco Puma affermando l'utilità dei Contratti di fiume, ma anche diversi portatori d'interesse come Achille Fecchio presidente consiglio comunale di Porto Tolle, Giuliano Zanellato, presidente cooperativa pescatori Pila, Gianni Camuffo, presidente cooperativa pescatori Rosolina, architetto Mario Laurenti, Fabrizio Boscolo, presidente cooperativa pescatori Villaggio di Pila, tutti favorevoli al Contratto di fiume.
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Il Gazzettino