MUSSOLENTE - (Cs) Tanta gente, di più quella fuori di chiesa che quella riuscita a entrare nella parrocchiale di Casoni. Almeno millecinquecento persone per l'addio a Giulia...
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Un funerale molto composto, delicato nel suo svolgimento, con il grande strazio dei genitori, dei cari di Giulia, del fidanzato, del parroco don Angelo Rossi. "Giulia è morta rincorrendo la vita, vivendola appieno perché molto attiva in tante attività, decisa, dolce, con una passione che ci insegna a vivere" ha sottolineato il celebrante.
C'era tutto il paese, gli amici di Casoni, ma anche tanti arrivati da fuori: gli amici universitari di Trento, gli amici dell'Einaudi che lei aveva frequentato.
"La morte di Giulia è un inno alla vita per chi resta" dice Montagner. E il sindaco ci ricorda che la sera prima, agli impianti sportivi, si è svolta la grande fiaccolata per ricordarla: almeno 150 lanterne accese, oltre duecento giovani con l'assessore De Marchi, per dire tutti insieme che serve la forza di continuare, di essere attivi e propositivi verso la vita, come era Giulia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino