«Giulia è morta rincorrendo la vita» Folla per l'estremo saluto alla 23enne, anche una fiaccolata per ricordarla

Il sorriso di Giulia, la chiesa di Casoni gremita, le lanterne alla fiaccolata della sera prima
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MUSSOLENTE - (Cs) Tanta gente, di più quella fuori di chiesa che quella riuscita a entrare nella parrocchiale di Casoni. Almeno millecinquecento persone per l'addio a Giulia Zanon, la 23enne di Casoni che ha perso la vita nella tragedia consumatasi sulla Gasparona. Tanti giovani, il sindaco Cristiano Montagner con la fascia listata a lutto, "in rappresentanza del Comune e per solidarietà alla famiglia", spiega il primo cittadino.




Un funerale molto composto, delicato nel suo svolgimento, con il grande strazio dei genitori, dei cari di Giulia, del fidanzato, del parroco don Angelo Rossi. "Giulia è morta rincorrendo la vita, vivendola appieno perché molto attiva in tante attività, decisa, dolce, con una passione che ci insegna a vivere" ha sottolineato il celebrante.







C'era tutto il paese, gli amici di Casoni, ma anche tanti arrivati da fuori: gli amici universitari di Trento, gli amici dell'Einaudi che lei aveva frequentato.



"La morte di Giulia è un inno alla vita per chi resta" dice Montagner. E il sindaco ci ricorda che la sera prima, agli impianti sportivi, si è svolta la grande fiaccolata per ricordarla: almeno 150 lanterne accese, oltre duecento giovani con l'assessore De Marchi, per dire tutti insieme che serve la forza di continuare, di essere attivi e propositivi verso la vita, come era Giulia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino