Firmata la convenzione

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Il Comune e la parrocchia di Santa Maria in Colle hanno sottoscritto una convenzione per la riapertura e utilizzo del percorso attorno al Castello degli Ezzelini, che dal Corpo di Guardia arriva fino alla Torre dell'Ortazzo, lambendone i lati est, nord e ovest. Completato l'intervento di sistemazione e consolidamento del tracciato pedonale, si attende a breve la sua riapertura. Un significativo tassello che va ad arricchire il tour turistico cittadino.

«Quell'area da aprire al pubblico è in parte di proprietà municipale, un'altra appartiene alla parrocchia, motivo per cui si è proceduto a siglare un accordo che regolamenti la fruizione degli spazi - ha precisato l'assessore ai Lavori pubblici, Dario Bernardi - Infatti il documento stabilisce i criteri, gli orari e le modalità di fruizione per le visite e eventuali manifestazioni che saranno gestite dall'Amministrazione attraverso l'assessorato al turismo, che sta anche individuando la formula gestionale più adeguata e più rispettosa del sito, che al di là del risvolto turistico è il simbolo della cristianità bassanese».
Secondo la convenzione, il percorso pedonale dovrà essere utilizzato esclusivamente in presenza di un controllo e secondo modalità non in contrasto con il decoro dell'area; si fa riferimento in particolare al rispetto del silenzio e della pulizia del sito, ma anche alla salvaguardia dei diritti di accesso alla canonica. Inoltre, il Comune dovrà comunicare alla parrocchia gli orari di apertura e di chiusura dei cancelli dell'itinerario.

Un capitolo è riservato all'area esterna che si sviluppa attorno alla torre dell'Ortazzo e che rappresenta il capolinea del tracciato. «È quella in cui si prevedono utilizzi diversi dal semplice percorso pedonale - ha spiegato l'assessore - come durante l'estate, quando in quel punto viene allestito un punto ristoro funzionale agli spettacoli di OperaFestival che si tengono nell'attigua arena Tito Gobbi. Per questo è stato stabilito di versare alla parrocchia un canone di 600 euro l'anno a titolo di indennità di occupazione temporanea». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino