MILANO - C'è anche l'imprenditore vicentino Enrico Maltauro, a capo del Gruppo Maltauro di Recoaro Terme, tra le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta...
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Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, turbativa d'asta e corruzione, rivelazione e utilizzazione del segreto d'ufficio. In particolare il ruolo di Maltauro sarebbe stato quello di "finanziatore" finalizzato all'ottenimento di appalti (la Maltauri è un gruppo da 1700 dipendenti e 500 milioni di valore specializzato nelle grandi costruzioni, qui il loro "codice etico").
A inchiodarlo, alcune registrazioni video che riprendono «scambi di denaro tra l'imprenditore Enrico Maltauro ad altri dell'associazione», ha spiegato il pm Claudio Gittardi. Le registrazioni sono state fatte presso la sede dell'associazione Tommaso Moro, il cui presidente è Frigerio.
Sempre secondo gli inquirenti, l'associazione per delinquere «operativa da un anno e mezzo o due» avrebbe condizionato o tentato di condizionare almeno da metà del 2013 alcuni appalti dell'Expo, tra cui la gara per «l'affidamento per le architetture di servizi», che sarebbe stata pilotata a favore dell'imprenditore vicentino Enrico Maltauro, finito in carcere. Maltauro avrebbe versato «30-40mila euro al mese» in contanti o come fatturazione di consulenze alla «cupola degli appalti».
L'impresa di costruzioni Giuseppe Maltauro ha revocato oggi a Enrico Maltauro la carica di consigliere e amministratore delegato in seguito all'arresto.
In carcere è finito anche Angelo Paris, direttore della pianificazione acquisti della Expo 2015. Ordinanze di custodia in carcere anche per l'ex parlamentare della Dc Gianstefano Frigerio, per l'ex parlamentare di Forza Italia Luigi Grillo, per Primo Greganti, storico esponente del Pci "il Compagno G" coinvolto anche in Mani Pulite, per l'intermediario Sergio Catozzo.
Nelle carte compaiono, a quanto si è appreso, i nomi di Silvio Berlusconi, Cesare Previti e Gianni Letta, che però non risultano indagati.
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Il Gazzettino