CORTINA - C’è anche mister Stuart Lockyear nel processo contro la 71enne negoziante della boutique in corso Italia. È il direttore della Ip (Intellectual property) del...
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Si tratterebbe, secondo le accuse, di indumenti simil Burberry, ma con altre etichette. Erano nelle vetrine e scaffali del suo negozio e vennero trovate nel controllo del 22 aprile 2011. Sono della Charlot, ditta del Bresciano, e hanno quel marchio sulle etichette, o ancora della Daks London. Il problema è che riportano fedelmente il quadrettato Burberry, il disegno stile tartan, marchio depositato.
La negoziante cortinese, difesa da un legale di Milano, è pronta a dare battaglia: polo e camicie non avrebbero potuto trarre i clienti perchè etichettate "made in Italy". Non è dato sapere a quanto venivano vendute dalla boutique in corso Italia.
Il Gazzettino