TRIESTE «Con l’animo pieno di dolore e di sgomento, questa Curia diocesana comunica la morte per suicidio del sacerdote Maks Suard. Il Vescovo, venuto a conoscenza il 23 di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In quella circostanza il sacerdote aveva ammesso le sue responsabilità che implicano come primo atto, per legge canonica, la sua rimozione da ogni incarico pastorale e l’invio del dossier alla Santa Sede quale organo competente per questo genere di delitti. Nella circostanza, il sacerdote, con umiltà e serenità di spirito, aveva chiesto due giorni per preparare una lettera di dimissioni e una memoria scritta in cui chiedere perdono a Dio, alla Chiesa e alla ragazzina per il male commesso.
L’incontro fissato era per quest’oggi nel pomeriggio. Il Vescovo mons. Crepaldi (nella foto), dopo aver avvisato alle 16, don Maks del suo arrivo, giunto verso le 16.30 circa nel luogo, alle sue ripetute telefonate, in quanto la porta della canonica risultava essere chiusa, non riceveva alcuna risposta. Chiamato il sacrestano, che gli ha aperto la porta della canonica, con lo stesso rinveniva il corpo privo di vita del sacerdote.
Di seguito sono pervenute le forze di polizia e investigative che, con professionalità e delicatezza, hanno svolto la loro opera. La vicenda del sacerdote avrebbe dovuto seguire il suo iter canonico e giudiziario che forse gli avrebbe consentito nel tempo un auspicabile recupero umano e cristiano nel rispetto delle leggi. Questa Curia, affranta per i risvolti drammatici e inattesi della vicenda, affida l’anima del sacerdote alla preghiera dei buoni e alla misericordia del Padre celeste». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino