Celotto chiama a raccolta i delusi del Movimento 5 stelle

Francesco Celotto
BASSANO - È partita in questi giorni da Bassano del Grappa una nuova battaglia contro i vertici del Movimento 5 Stelle attraverso la petizione on line lanciata dall'ex...

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BASSANO - È partita in questi giorni da Bassano del Grappa una nuova battaglia contro i vertici del Movimento 5 Stelle attraverso la petizione on line lanciata dall'ex attivista Francesco Celotto per chiedere l'espulsione di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, l'anima e la mente di una forza politica che continua a perdere pezzi.


Celotto, che è stato uno dei fondatori nonché primo portavoce del meetup bassanese, poi espulso, sta gettando le basi per riunire tutti i vecchi simpatizzanti, gli ex attivisti fuoriusciti e i votanti delusi a livello nazionale con l'obiettivo di restituire al Movimento quei principi fondatori che, a suo dire, sono stati traditi dai leader.



Certo è che il fronte pentastellato appare sempre più in subbuglio dopo le espulsioni dei senatori Vaciano e Simenoni, e l’abbandono della capogruppo in Comune a Firenze, Miriam Amato.

Ma il Veneto non è da meno. A Padova lo storico attivista ed ex candidato al Senato, Gino De Pauli, ha creato su facebook un gruppo denominato “Il cancro è dentro al M5S.. la denuncia" ( 1540 membri) proprio per denunciare la mancanza di democrazia interna al movimento e il tradimento dei valori originali. Da qualche settimana è sorto un nuovo gruppo in provincia di Treviso “La Marca in Movimento”, fondato da Ilario Del Bel che si è scontrato con l’eurodeputato Borrelli per la mancata accettazione della candidatura alle regionali dell’ex presidente degli artigiani Pozza.

Nel vicentino, dopo l'espulsione di Celotto avvenuta a settembre, è fuoriuscito dal M5S il consigliere comunale di Piovene Rocchette, Gianluca Di Luccio. I due si sono quindi uniti a un altro gruppo di storici attivisti a 5 Stelle della Marca, usciti in seguito alla cacciata nel luglio 2013 del consigliere comunale e vicepresidente del Consiglio Comunale di Treviso, Alessandro Gnocchi, per dare vita al gruppo “Uno vale tanto”, collegato a sua volta ad altri storici epurati emiliano-romagnoli come la consigliera comunale di Bologna, Salsi, e quella di Forlì, Pirini.


«I dissidenti si stanno organizzando – spiega Celotto – e i gruppi che intendono portare avanti una proposta parallela al M5S si moltiplicano con contatti anche fuori regione come nel caso “Uno Vale Tanto”, che si sviluppa in Emilia, Lombardia, Lazio, Sardegna. Non sappiamo se questo porterà alla nascita di un nuovo soggetto unitario, ma è possibile che già qualcosa nasca in vista delle prossime elezioni regionali in Veneto e in altre sei regioni italiane. I tempi per una scissione anche in Veneto sono ormai maturi, considerando poi che altri tre deputati hanno espresso recentemente critiche piuttosto forti: il veronese Tancredi Turco, e le padovane Rostellato e Benedetti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino