BASSANO - Sono molteplici le perplessità sollevate dalla lettera indirizzata dal presidente della provincia Achille Variati ai presidi degli istituti scolastici superiori e volta...
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I dirigenti delle scuole bassanesi non tentennano nel manifestarsi dubbiosi circa una manovra che sembra volta al mero risparmio, senza considerare l'aspetto didattico.
«Se noi adottassimo il metodo della settimana corta - afferma Patrizia Ferrazzi, preside dell'Itcg Einaudi - non avremmo le strutture adeguate per supportarla, a partire dai luoghi in cui far pranzare gli studenti. Inoltre, la maggior parte dei ragazzi e dei genitori, almeno i due terzi, è contraria a tale sistema che andrebbe a confliggere con le numerose attività pomeridiane svolte dagli alunni. Se dobbiamo pensare ad una scuola in stile "campus" statunitense - conclude - è necessario riformarne l'assetto interno in una visione più ampia, senza pensare di giungere ad un tal risultato con la sola ottica del risparmio».
«Il liceo Brocchi - rivela il preside Gianni Zen - non farà stare a casa gli studenti il sabato per il 2015/2016 a causa dell'inadeguatezza delle strutture e della compressione del quadro orario che sarebbe negativa dal punto di vista didattico. Al liceo artistico di Nove, invece (scuola della quale anche è dirigente, a scavalco), già da un anno vige il sistema della settimana corta poiché in tal sede è stato possibile attuarlo. Tuttavia - conclude Zen - noi presidi bassanesi stiamo riflettendo sull'eventuale volontà degli studenti di cambiare assetto, sondando le loro opinioni tramite questionari già da tempo distribuiti in ogni scuola». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino